Colombia, Zin: Disarmo e pace, la soluzione c'e'
Senatore di ritorno da Bogota': Ottimista dopo intesa con Farc
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 2 mar. - "Le richieste di giustizia sociale, certo, ma bisogna essere ottimisti perche' in Colombia la soluzione c'e'": Claudio Zin, senatore italiano eletto nella circoscrizione dell'America Latina, parla con la DIRE di ritorno da una missione parlamentare a Bogota'.
A offrire spunti, a partire dall'esigenza di un impegno di giustizia, e' stato anche un incontro alla Camera dei deputati dedicato all'accordo di pace siglato lo scorso anno dal governo della Colombia con i guerriglieri delle Farc. Un'intesa complessa ma che sta gia' dando frutti, come ha testimoniato nei giorni scorsi l'ingresso in 26 "zone di sicurezza" di 7000 combattenti pronti a deporre le armi. Uno sviluppo importante, che resta nonostante le denunce degli osservatori dell'Onu sull'ingresso di unita' paramilitari nelle ex roccaforti delle Farc.
"Quando parliamo di reinserimento", sottolinea Zin, "dobbiamo tener presente che questi ragazzi e ragazze sono 7 mila, non 75 mila o 700 mila e che la Colombia e' un Paese grande e popolato, con 47 o 48 milioni di abitanti e una superficie di un milione e 300 mila chilometri quadrati".
Sul piano della smobilitazione, questa la tesi, non ci dovrebbero essere difficolta'. E lo stesso varrebbe per la rappresentanza nelle istituzioni, un altro dei nodi affrontati dall'accordo. "Il dieci per cento dei guerriglieri - stima il senatore - faranno politica in un partito, con cinque seggi in parlamento garantiti indipendentemente se vincano o perdano le elezioni".
La prospettiva, allora, deve essere positiva. "Non capisco quando si parla di questa storia come se fosse un problema senza soluzione" insiste Zin. Esponente del Gruppo interparlamentare Italia-Colombia, conosce le dinamiche politiche di Bogota' e sa che l'accordo con le Farc non cancella le tensioni all'origine del conflitto civile. Cinquant'anni di violenze, con almeno 260 mila morti, 60 mila persone scomparse e oltre sei milioni di sfollati. E adesso un ulteriore banco di prova, il negoziato avviato con la seconda formazione guerrigliera della Colombia, l'Esercito di liberazione nazionale. "Le Eln non sono militarizzate come le Farc", avverte Zin, "ma sono piu' radicate nel tessuto sociale".
(Red/ Dire)
|