Palestina, sindaco Betlemme: Con Trump parlero' di liberta'
Intervista a Salman, a pochi giorni da arrivo presidente Usa
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 25 mag. - L'avvocato Anton Salman e' il nuovo sindaco di Betlemme, capitale del governatorato omonimo, sotto l'Autorita' nazionale palestinese. Prende il posto di Vera Baboun, la prima donna a ricoprire questa carica. È questo uno degli esiti delle municipali di sabato 13 maggio, che hanno coinvolto 1,1 milioni di votanti, chiamati a scegliere tra 4.400 candidati per rinnovare 300 consigli municipali cisgiordani, tra cui Betlemme. Salman, a capo di una lista civica denominata 'Tutti siamo Betlemme', ha guadagnato otto dei 15 seggi disponibili. Per tradizione, divenuta legge nel 1997 per volere del leader palestinese Yasser Arafat, il sindaco deve essere cristiano e altrettanto il vicesindaco: se l'uno e' greco ortodosso, l'altro deve essere cattolico romano o viceversa. E questo nonostante la popolazione cristiana locale sia da tempo in minoranza rispetto a quella musulmana. A pochi giorni dal suo insediamento ufficiale il 'Sir' ha intervistato il sindaco Salman che, e' bene ricordarlo, e' stato con padre Ibrahim Faltas, uno dei mediatori dell'assedio della Nativita'.
Dal 2 aprile al 10 maggio 2002, durante la Seconda Intifada, nell'ambito dell'Operazione Scudo difensivo, l'Esercito Israeliano occupo' Betlemme e tento' la cattura di alcuni militanti palestinesi ricercati, decine dei quali si rifugiarono nella basilica della Nativita'. Dopo 39 giorni fu raggiunto un accordo con i militanti che furono esiliati in Europa e nella Striscia di Gaza. Attualmente Salman, che e' uno dei membri piu' autorevoli dell'Associazione nazionale avvocati palestinesi, ricopre la carica di presidente della Societa' caritatevole Antoniana di Betlemme ed e' l'avvocato della Custodia di Terra Santa. Sindaco Salman, quali sono i suoi auspici per il mandato che l'attende? "Betlemme e' una citta' universale, dai profondi significati religiosi e storici. Tutte le nazioni del mondo sono chiamate a sostenerla e aiutarla. Lo stesso sono chiamate a fare tutte le istituzioni religiose, non solo quelle cattoliche. Betlemme ha bisogno di aiuto in tanti settori della sua vita. Soprattutto adesso che la citta' natale di Gesu' e' stata scelta come capitale della cultura del mondo arabo per il 2020. Speriamo di inaugurare una nuova fase della storia della nostra citta', capitale della cristianita'". Che significato ha per lei rivestire questa carica che per legge e tradizione spetta a un cristiano? "Sono un palestinese di fede cattolica. Ricerco il dialogo con tutte le persone di buona volonta' che vogliono sostenerci nei campi della politica e nella ricerca della pace e con tutte le persone che vogliono cooperare per edificare il bene comune, la giustizia e la liberta'". A proposito di liberta', Betlemme e' circondata dal muro israelianoa' "Betlemme e' una citta' sotto occupazione, stretta dal muro israeliano. Quanto messo in pratica nella nostra citta' e nell'intera Cisgiordania da parte di Israele non e' tollerabile. L'occupazione israeliana deve finire e Betlemme deve essere una citta' libera per tutti, per tutto il mondo, tutte le religioni. Basta con i check point e il muro che la circonda. Il nostro problema e' l'occupazione. È un problema continuo che deve essere risolto cosi' da tornare a essere una citta' e una nazione libera". Il prossimo 23 maggio il presidente americano Donald Trump sara' a Betlemme, dove visitera' la basilica della Nativita'. Come sindaco della citta' sara' lei ad accoglierlo. Cosa gli dira'? "Poche parole: gli diro' chevogliamo la nostra indipendenza, la nostra liberta' necessaria per costruire il nostro Stato cosi' come le altre nazioni nel mondo.
Noi vogliamo parlare di pace, quella vera, che deve essere edificata con uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale". Quali sono gli altri problemi che come sindaco sara' chiamato ad affrontare? "Betlemme ha molte necessita': innanzitutto rinnovare tutti i settori e le infrastrutture della citta', strade, scuole, mercati, piazze.
Queste sono alcune delle priorita' dei prossimi mesi che richiedono anche grandi sforzi finanziari per poter essere affrontate. Abbiamo bisogno di risolvere il problema del traffico con un piano trasporti efficace. Il rinnovamento della citta' passa anche attraverso queste scelte". Betlemme ogni anno e' meta di tanti pellegrini che vengono alla Nativita' e in altri luoghi santi della zona. In che modo i pellegrinaggi e il turismo religioso possono aiutare a raggiungere i risultati da lei auspicati? "Confidiamo molto nei pellegrinaggi, dai quali arriva un forte sostegno all'economia locale necessario anche per finanziare i progetti della nostra Municipalita'. I pellegrinaggi possono aiutare Betlemme anche sotto un profilo politico, perche' i pellegrini possono fare pressione presso i rispettivi governi per aiutarci a riacquistare la nostra liberta' e indipendenza. Venire in pellegrinaggio a Betlemme, e soggiornarvi, significa anche confermare la nostra citta' come capitale della Cristianita' nel mondo, con tutto quello che questo riconoscimento comporta". (www.agensir.it) (Red/ Dire)
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