L'analisi: coccolera' con le parole per meglio dominare nei fatti
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 11 mag. - Quali conseguenze avra' per l'Africa l'elezione del nuovo presidente della Repubblica francese? In queste ore, analisti e media di tutto il mondo avanzano alcune ipotesi. Un ruolo chiave nella linea politica del nuovo governo rispetto alle questioni africane, suggerisce 'Radio France Internationale', spettera' a Jean-Yves Le Drian, ministro della Difesa di Francois Hollande e architetto delle operazioni militari in Mali e nel Sahel.
Potrebbe essere riconfermato anche Ce'dric Lewandowski, capo del gabinetto militare con Le Drian, ed e' probabile che un ruolo di spicco spetterebbe a Jean-Michel Severino, ex direttore dell'agenzia francese per lo Sviluppo, ora direttore di un fondo di investimenti per le piccole e medie imprese africane. Ex vicepresidente della Banca Mondiale, Severino fu a capo della manovra per la svalutazione del franco Cfa, che nel gennaio 1994 perse da un giorno all'altro la meta' del suo valore.
Intervistato dalla rivista 'Jeune Afrique', Macron aveva dichiarato di credere che il franco Cfa avesse ancora un futuro, ma che la scelta spettasse "innanziatutto agli africani stessi".
Inoltre, il nuovo presidente aveva espresso la volonta' di aumentare gli aiuti francesi all'Africa, puntando soprattutto su progetti per la parita' uomo-donna. Piu' in generale, Macron aveva parlato di rifondare le relazioni francesi ed europee "con l'Africa per creare un nuovo partenariato equilibrato, di fiducia e di crescita". E mentre leader politici da tutto il continente si congratulano con il nuovo inquilino dell'Eliseo, da Yann Gwet, redattore camerunense di 'Le Monde Afrique', viene una previsione che non fa sconti al nuovo eletto. "Il nuovo presidente- scrive Gwet- si rendera' presto conto che la grande 'fortuna' della Francia e' che l'Africa francofona e' alla periferia della storia. Sottomessa politicamente, economicamente, militarmente e intellettualmente. Come i suoi predecessori, Macron pratichera' una politica africana 'realista': coccolera' la grande addormentata con le parole per dominarla meglio nei fatti", conclude.
(Red/ Dire)