Sergey Razov: Vogliamo fair play anche nelle sedi internazionali
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 11 mag. - I mondiali di calcio del 2018 in Russia saranno un'occasione per rilanciare le infrastrutture e gli investimenti, mostrare ai visitatori ben 11 citta' di questo vasto paese nonche' trasmettere un messaggio di pace alle nazioni: "ci aspettiamo fair play sia sul campo, che nei tavoli dei negoziati internazionali". Lo ha spiegato a 'Radio Cusano Campus' l'ambasciatore russo a Roma Sergey Razov a Radio Cusano: "La preparazione del campionato mondiale di calcio, in collaborazione con la Fifa, e' in pieno svolgimento- ha detto il rappresentante di Mosca- Le undici citta' del nostro paese nelle quali si svolgeranno le partite, stanno creando le condizioni per accogliere le migliori squadre nazionali e migliaia di tifosi". Quindi si stanno costruendo stadi, si stanno curando le strutture collegate al turismo e ai trasporti, nonche' delle tecnologie delle telecomunicazioni, "accompagnati dal lancio di adeguati progetti sociali". Quindi Sergey Razov ha precisato: "stiamo parlando non solo dell'edificazione di nuovi stadi, ma in primo luogo della creazione di infrastrutture moderne che in seguito serviranno per lo sviluppo socio-economico dei territori, ne determineranno in gran parte la capacita' di attrazione dal punto di vista del turismo e degli investimenti, in poche parole miglioreranno la vita dei cittadini".
Le partite del campionato, ha proseguito l'Ambasciatore, si svolgeranno in 12 stadi: a Mosca, dove, nello stadio Luzhniki, si svolgeranno sia l'inaugurazione sia la finale del campionato. Poi San Pietroburgo, Kazan, Nizhny Novgorod, Saransk, Kaliningrad, Volgograd, Ekaterinburg, Samara, Sochi e Rostov sul Don. I tifosi "non solo potranno vedere il gioco dei calciatori migliori, ma avranno anche l'opportunita' di conoscere la storia e la cultura russe, apprezzare le nostre tradizionali cordialita' e ospitalita'. Consiglio di visitare il portale turistico 'Welcome 2018.com', in lingua russa e inglese, per trovare tutte le informazioni necessarie". Sul ruolo dello sport come strumento per rafforzare la pace per Sergey Razov la definizione migliore resta ancora quella di Pierre de Coubertin: "Oh sport! Tu sei la pace!". Lo sport infatti per Razov "insegnano determinazione, resistenza e rispetto reciproco, proprio gli stessi principi che dovrebbero regolare anche i rapporti tra le nazioni. La coesione interna - come in un gioco di squadra - e' la chiave per l'autostima e la volonta' di dialogare in condizioni di parita' con gli altri, il che e' caratteristico di stati sovrani forti.
Ma solo 'un gioco secondo le regole', rispettato ugualmente da tutti i giocatori, l'attenzione per gli avversari, l'abilita' di trovare un compromesso, la capacita' non solo di vincere, ma anche di accettare con dignita' la sconfitta, possono diventare la base di un ordine mondiale equo e di conseguenza rafforzare la pace". Quindi, aggiunge, "Ci aspettiamo un gioco pulito e fair play non solo sul campo, ma anche nelle sedi della negoziazione internazionale. Oggi, purtroppo, assistiamo a processi oltremodo negativi. Lo sport si trasforma in strumento di lotta politica, di propaganda ideologizzata. Devo con amarezza constatare che questi fenomeni riguardano anche il calcio proprio per l'enorme influenza che questo esercita sulla gente. 250 milioni di persone al mondo praticano questo sport, alla FIFA aderiscono piu' federazioni nazionali di quanti stati aderiscano all'ONU. È facile resistere alla tentazione di utilizzare lo sport nella guerra dell'informazione? Penso che sia una domanda retorica.
Ricordiamoci di quando nel 2014 qualcuno tento' di privare il mondo sportivo della sua festa piu' importante - i giochi invernali di Sochi - accusando senza fondamento la Russia di ogni possibile peccato.
Noi pero'- ricorda ancora l'Ambasciatore- abbiamo degnamente ospitato le Olimpiadi confermando il nostro status di grande potenza sportiva. Io sono certo che la Russia sapra' organizzare ad alto livello anche il Campionato del Mondo di calcio. Questo sara' il modo migliore per confutare banali stereotipi e consolidare un'immagine positiva a livello internazionale", conclude.
(Red/ Dire)