(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 20 lug. - Mai cosi' tante vittime civili in Afghanistan, dove nel primo semestre 2017 l'Onu ha registrato 1662 morti e 3851 feriti.
Esplosioni, attentati, mine ed ordigni artigianali hanno colpito la popolazione soprattutto a Kabul, precisa la Missione di assistenza dell'Onu in Afghanistan (Manua) nel suo rapporto semestrale, diffuso dalla stampa internazionale.
Le vittime civili sono in aumento in 15 su 34 provincie del Paese: segno che il conflitto si estende, con una nuova ondata di attacchi perpetrati dagli insorti. Secondo il rapporto, le vittime donne dall'inizio dell'anno a fine giugno sono state 174, ovvero il 23% in piu' rispetto al periodo precedente, mentre i bambini che hanno perso la vita sono il 9% in piu', 436.
Molte morti sono dovute all'attacco suicida del camion esploso a Kabul nel quartiere delle ambasciate, il 31 maggio: il piu' grave dal 2001 secondo il presidente Ashraf Ghani. Sono in aumento anche le vittime, in particolare donne e bambini, di mine antiuomo e raid aerei contro ribelli, talibani e cosiddetto Stato islamico.
La Manua attribuisce la maggior parte del bilancio di vittime alle forze anti-governative, e stima che sia responsabile di un numero sempre maggiore di morti e feriti (il 12% in piu' rispetto all'ultimo semestre del 2016).
Secondo i dati della Manua, dal gennaio 2009 sono state 26.
500 le vittime civili del conflitto afghano, piu' di 49.000 i feriti.
(Red/ Dire)