Venezuela, referendum anti-Maduro: oltre 4400 votanti in Italia
Sotillo (Mud): Affluenza buona, piu' di 1400 solo a Roma
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 20 lug. - Oltre 4.400 venezuelani residenti in Italia, di cui 1.468 solo a Roma, hanno partecipato ieri al referendum consultivo indetto dal fronte delle opposizioni (Mesa de Unidad democratica - Mud) al fine di bloccare il processo di riforma della costituzione in Venezuela del governo Maduro. Lo spiega alla DIRE Alberto Sotillo, coordinatore in Italia di Vente Venezuela - uno dei partiti della coalizione che si oppone al presidente Nicolas Maduro - chiarendo che si tratta ancora di dati parziali, dal momento che all'appello mancano ancora alcune citta'.
"L'affluenza e' stata buona, e dal coordinamento del Mud - prosegue Sotillo, che si e' occupato anche di organizzare il plebiscito nel nostro Paese - hanno fatto appena sapere in un comunicato di aver gia' conteggiato il 95% delle schede: cio' significa che in patria 7.186.170 persone si sono espresse".
E in Italia, i venezuelani hanno potuto recarsi, oltre che al centro elettorale di piazza Risorgimento a Roma, anche in altre localita' sparse sulla Penisola: secondo i dati raccolti da Sotillo in 539 hanno votato a Bologna, in 301 a Verona, in 121 a Perugia, in 237 a Frosinone, in 344 a Napoli, in 320 a Marina di Camerota, in 300 a Palermo, in 315 a Catania, e in 530 nei comuni dell'Abruzzo (tra cui L'Aquila, Teramo e Pescara).
"Dalle 8 alle 10 del mattino, quando ho prestato servizio come volontaria, non mi sono fermata un momento. E' venuta tantissima gente, l'affluenza e' stata incredibile", racconta invece alla DIRE Silvana Monti, anche lei venezuelana residente, che ieri al banchetto di piazza Risorgimento si e' occupata di registrare i documenti dei votanti. "Mi sembra piu' che chiaro il fatto che la gente non voglia che la Costituzione sia modificata. Che il governo di Maduro accetti di prendere atto del messaggio che il popolo gli sta mandando, questo e' tutto da vedere. Il presidente fa come vuole: ha il controllo delle armi e dell'esercito, e di fronte a questo - prosegue Silvana - il popolo e' indifeso".
(Red/ Dire)
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