Proposta nel mirino: In 22mln sarebbero esclusi dalle cure
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 20 lug. - Il Senato statunitense non ha raggiunto il quorum necessario per approvare la riforma sanitaria voluta dal presidente Trump e ha ritirato il progetto in attesa di sviluppi. Il 'Better Care Reconciliation Act' continua a suscitare perplessita' anche tra i vescovi statunitensi che considerano "inaccettabile" la proposta di riforma, per "l'impatto negativo che avra' sui poveri e sulle persone piu' vulnerabili". Tra i punti contestati c'e' "la non accessibilita' alle cure per 22milioni di persone".
Il vescovo Frank J. Dewane, presidente della Commissione per la giustizia e lo sviluppo umano della Conferenza episcopale, ha scritto a ciascun senatore ribadendo che "in un momento in cui i tagli fiscali sembrano favorire i ricchi e gli aumenti della spesa federale puntano alla difesa, questa perdita di copertura sara' devastante". Inoltre, "le persone piu' anziane e quelle a basso reddito pagheranno piu' di quanto previsto dalla legge in vigore a causa dei minori livelli di sostegno del credito fiscale e dei premi assicurativi molto piu' elevati".
Pur apprezzando l'incremento di finanziamenti nella lotta alle droghe, i vescovi chiedono che venga vietato l'utilizzo di fondi pubblici a sostegno dell'aborto e dei piani che lo considerano "assistenza sanitaria". E su questo fronte chiedono maggiore tutela dell'obiezione di coscienza esercitata da pazienti, assicuratori, acquirenti, sponsor e fornitori di servizi sanitari. "La rimozione della copertura assicurativa per i piu' bisognosi non e' la risposta ai problemi sanitari della nostra nazione e non ci aiutera' a costruire il bene comune", ha concluso mons. Dewane.
(www.agensir.it) (Red/ Dire)