Messaggio per la 40° conferenza generale: Agite ogni giorno
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 6 lug. - Se gli obiettivi della "effettiva eliminazione della fame e della malnutrizione" restano "ancora lontani, dipende molto dalla mancanza di una cultura della solidarieta' che non riesce a farsi strada nelle attivita' internazionali, che rimangono spesso legate solo al pragmatismo delle statistiche o al desiderio di un'efficienza priva dell'idea di condivisione". È quanto scrive il Papa nel messaggio inviato alla sessione inaugurale della 40esima Conferenza generale della Fao.
"La Santa Sede- esordisce il Pontefice- segue con molta attenzione l'attivita' internazionale e vuole concorrere a orientarla per favorire non un semplice progresso o teorici obiettivi di sviluppo, ma una effettiva eliminazione della fame e della malnutrizione". Secondo Papa Francesco "tutti siamo consapevoli che non basta l'intenzione di assicurare a tutti il pane quotidiano, ma e' necessario riconoscere che tutti ne hanno diritto e ne debbono quindi usufruire". Il punto di partenza deve essere "l'impegno di ciascun Paese ad aumentare il proprio livello di nutrizione, a migliorare l'attivita' agricola e le condizioni delle popolazioni rurali" che "si concretizza nel dare impulso al settore agricolo, nell'incremento della produzione e nell'attivare un'efficace distribuzione degli alimenti".
"Ma questo non basta", ammonisce Francesco: bisogna "considerare ogni giorno che il diritto di ogni persona ad essere liberata dalla poverta' e dalla fame dipende dal dovere dell'intera famiglia umana di venire concretamente in soccorso di quanti sono nel bisogno". Quando un Paese "non e' in grado di dare risposte adeguate perche' non lo permette il suo grado di sviluppo, le sue condizioni di poverta', i cambiamenti climatici o le situazioni di insicurezza- e' la tesi del Papa- e' necessario che la Fao e le altre istituzioni intergovernative siano messe in grado di intervenire specificamente per intraprendere un'adeguata azione solidale. A partire dalla consapevolezza che i beni affidatici dal Creatore sono per tutti, occorre urgentemente che la solidarieta' sia il criterio ispiratore di ogni forma di cooperazione nelle relazioni internazionali".
(www.agensir.it) (Red/ Dire)