Fino a domani a Kampala si discute la gestione della crisi
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 30 giu. - Al via a Kampala una due giorni di incontri di alto livello indetta dal presidente Yoweri Museveni, per discutere della gestione dei rifugiati in Uganda. Gia' atterrato nella serata di ieri il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, accolto dal ministro degli Esteri Sam Kutesa. Con lui saranno presenti vari capi di Stato e di Governo dei Paesi africani, ed esponenti di istituzioni internazionali. L'obiettivo del summit, come spiega la testata locale 'New Vision', e' quello di ottenere donazioni per un totale di 8 miliardi di dollari, indispensabili secondo le autorita' per gestire la presenza di circa 1 milione e 300mila profughi, di cui 950mila fuggiti dal Sud Sudan, preda dal 2013 della guerra civile. L'Uganda, che e' diventato il terzo Paese al mondo per numero di stranieri accolti, non sarebbe stato "sufficientemente supportato dalla comunita' internazionale", come ha denunciato giorni fa Muthoni Wanyeki, il direttore per l'Africa orientale di Amnesty international. E questo- ha aggiunto- nonostante "i ripetuti appelli da parte del governo e dell'Onu".
Guterres nella Giornata internazionale del rifugiato dello scorso 20 giugno ha ricordato che la protezione degli sfollati e' un obbligo previsto dal diritto internazionale e non solo una questione solidarieta' e generosita'. Quindi ha evidenziato che il numero di rifugiati accolti dall'Uganda - a fronte di una popolazione locale di 35 milioni di abitanti - e' ben tre volte superiore al numero di persone che lo scorso anno hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere il Continente europeo. Lodata dunque la politica di gestione dei flussi del governo di Kampala non solo per il fatto di garantire protezione a queste persone, ma anche per la scelta di accordare loro dei lotti di terreno coltivabile, in modo da fornirgli una fonte di sostentamento e velocizzarne l'integrazione nella societa'.
(Red/ Dire)