In un covo dei miliziani a Marawi ritrovato 1 mln di dollari
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 8 giu. - La polizia delle Filippine e' riuscita a bloccare uno dei principali leader del gruppo armato Maute mentre cercava di raggiungere Davao, la principale citta' dell'isola meridionale di Mindanao. Stando al resoconto delle forze dell'ordine, si tratterebbe di uno dei membri piu' anziani del gruppo islamista, che di recente ha giurato fedelta' allo Stato islamico (Is) mediorientale.
L'uomo, noto alle autorita' col soprannome di 'Casamora', e' stato fermato a un checkpoint a bordo della sua auto, una Toyota Grandia. Con lui la moglie, anche lei provvista di un nomignolo 'di battaglia', 'Farhana', e altri due parenti. Alla guida un quinto uomo che con Casamora non ha legami di parentela. Casamora indossava una maschera nel tentativo di nascondere la sua identita'. Ora i cinque sono in stato di fermo, in attesa di essere interrogati. L'arresto, secondo gli inquirenti, dimostra che i miliziani stanno cercando di lasciare Marawi poiche' ormai braccati dall'esercito. Un'altra conferma arriva dal ritrovamento, in un covo abbandonato in fretta dai combattenti, di un vero e proprio tesoro: come spiega il portale 'Asian Correspondent', nel controsoffitto di un appartamento erano nascosti pacchi di banconote in valuta filippina del valore di un milione e 60mila dollari, nonche' assegni per 550mila dollari.
Gli scontri nella cittadina di Marawi, sull'isola del sud a maggioranza musulmana, sono scoppiati il 23 maggio scorso, e la situazione non e' ancora del tutto rientrata nel pieno controllo delle autorita' di Manila, che piu' volte ha ribadito di non voler "dialogare coi terroristi". Negli scontri a fuoco hanno gia' perso la vita oltre cento persone, tra cui anche numerosi civili.
(Red/ Dire)