Bangladesh, Governo: Rispettiamo profondamente ogni lingua
Al via i festeggiamenti per il bengalese, anche data Unesco
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Dacca, 23 feb. - In tutto il Bangladesh iniziano i festeggiamenti in ricordo dei Martiri della lingua bengali, data che peraltro l'Unesco nel 1999 ha fatto sua per indire la Giornata internazionale della lingua madre. Il 21 febbraio del 1952, quando il Bangladesh era ancora una parte del Pakistan, decine di studenti dell'Universita' di Dacca furono trucidati dalla polizia, che apri' il fuoco mentre manifestavano per chiedere al governo il riconoscimento della loro lingua. Islamabad stava facendo tutto il possibile per imporre l'urdu, sebbene il bangla fosse parlato da oltre 100 milioni di persone. L'insofferenza e le discriminazioni portarono alla nascita di un movimento studentesco, il Bhasha Andolon.
Quando, nel 1972, il Bangladesh si costitui' stato indipendente, il 21 febbraio rimase una delle date chiave per riaffermare il senso di appartenenza e dell'unita' di questo paese.
"Solo nel 1972 il 21 febbraio divenne una festa nazionale, ma prima di allora la gente ricordava spontaneamente quell'avvenimento, sebbene il governo pachistano cercasse di impedirlo" spiega alla DIRE Lutfor Rahman, direttore generale del ministero degli Affari esteri bangladese.
"Rispettiamo profondamente tutte le lingue: e' questo lo spirito della festa di domani - prosegue - Sappiamo che la lingua e' il mezzo di comunicazione piu' potente che esista, percio' cerchiamo di proteggere non solo il bengalese, ma anche tutte le altre che ci sono nel paese, ossia circa dieci". In Bangladesh, il bengalese, oltre a essere la lingua ufficiale, e' parlato dal 98% della popolazione.
In che modo il governo persegue questa politica? "Abbiamo creato vari centri di ricerca per lo studio di queste lingue, tra cui l'International Mother Language Institute- risponde Rahman - Spesso invitiamo ricercatori dall'estero affinche' ci sostengano nel nostro lavoro. Stiamo cercando di trascrivere tutti gli alfabeti, di riportare per iscritto tradizioni rimaste orali, di fornire ai nativi libri in lingua, insomma cerchiamo di salvare tali idiomi dall'estinzione. Sappiamo quanto e' importante non perdere la propria lingua nativa". Un altro modo per salvaguardarle "e' consentire ai bambini nativi di studiarle per tutto il ciclo della scuola primaria. Poi si concentreranno solo sul bengalese, e quindi sull'inglese".
L'inglese vi interessa forse piu' del bengalese? "No, non e' cosi', ma una volta adulti i ragazzi possono scegliere, e poi l'inglese e' importante, e' una lingua internazionale se si vuole intraprendere un certo tipo di carriera", la conclusione del direttore generale del ministero degli Affari esteri bangladese.
(Red/ Dire)
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