Il rapporto: Sistema di abusi e torture per impedire le partenze
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 14 dic. - "I governi europei sono consapevolmente complici nelle torture e nelle violenze ai danni di decine di migliaia di migranti e rifugiati detenuti in condizioni agghiaccianti in Libia": lo denuncia, in un rapporto pubblicato l'ong Amnesty International.
Nello studio, intitolato 'Libia: un oscuro intreccio di collusione', si ricostruisce come per impedire le partenze dalla costa nordafricana i governi dell'area Ue stiano sostenendo "un sofisticato sistema di violenza e sfruttamento" gestito dalla Guardia costiera libica, dalle autorita' addette ai detenuti e dai trafficanti.
"Centinaia di migliaia di rifugiati e migranti intrappolati in Libia sono in balia delle autorita' locali, delle milizie, dei gruppi armati e dei trafficanti spesso in combutta per ottenere vantaggi economici" accusa nel rapporto John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l'Europa. "Decine di migliaia di persone sono imprigionate a tempo indeterminato in centri di detenzione sovraffollati e sottoposte a violenze e abusi sistematici".
Secondo Daulhuisen, "i governi europei non solo sono pienamente a conoscenza di questi abusi, ma sostengono attivamente le autorita' libiche nell'impedire le partenze e trattenere le persone in Libia".
(Red/ Dire)