Da banca mondiale 45 mln per disarmo e reinserimento combattenti
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 27 apr. - Per la prima volta, i 14 gruppi armati presenti in Repubblica Centrafricana hanno accettato di dialogare con il governo di Bangui su un programma denominato Disarmo, smobilitazione e reinserimento (Ddr secondo l'acronimo francese).L'incontro si e' tenuto nei giorni scorsi sotto l'egida dell'Onu nella capitale centrafricana. Il programma Ddr era stato indicato come prioritario dal presidente centrafricano Faustin-Archange Touade'ra fin dal suo arrivo al governo nel marzo 2016.
Per la prima volta, a sedersi al tavolo c'erano anche esponenti del Fronte popolare per la rinascita del Centrafrica (Fprc), uno dei principali gruppi armati del Paese composto da ex-combattenti della Seleka (un termine che in lingua sango vuol dire "alleanza"), in prevalenza musulmani. Questi ultimi, insieme ad altre formazioni armate, hanno posto l'amnistia totale come condizione per il disarmo.
"La prossima riunione del Comitato consultivo per il monitoraggio del programma si terra' dal 25 al 27 maggio" ha precisato in un'intervista il capo del programma Ddr della missione Onu per il Centrafrica (Minusca), Jean-Marc Tafani. Per mettere in atto il piano, la Banca mondiale ha sbloccato 45 milioni di dollari che dovrebbero consentire all'Onu e al governo di provvedere al disarmo dei combattenti e al reinserimento di 5000 di loro nelle funzioni civili ma anche, per una minoranza, nelle Forze armate.
Il Centrafrica mira anche all'istituzione di una Corte penale speciale per giudicare i crimini contro l'umanita' perpetrati dal 2003 e sostenere il processo di pace. Dal 2013, il Paese fatica a superare il conflitto scaturito in seguito al rovesciamento dell'ex-presidente Francois Bozize' da parte dei combattenti della Seleka.
La controffensiva del gruppo cristiano detto 'Anti-balaka' ha provocato migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati. Secondo le Nazioni Unite, dal settembre 2016 nel Paese e' in corso una recrudescenza di violenze.
(Red/ Dire)