(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 20 apr. - Al via a Mosca il terzo round del tavolo negoziale multilaterale - avviato a dicembre scorso dal Cremlino- per trovare una soluzione pacifica all'annoso scontro tra il governo di Kabul e il movimento armato dei talebani, che destabilizza gravemente il paese. Prevista la partecipazione di ben 12 nazioni tra cui Pakistan, Iran, India e Cina, insieme a varie ex repubbliche sovietiche e paesi Ue. Come si legge sulla stampa russa, gli Stati Uniti - al centro delle polemiche dopo che ieri il Pentagono ha sganciato una super bomba di 10 tonnellate contro una presunta base del gruppo Stato islamico in territorio afghano - hanno declinato l'invito: "Siamo soliti sostenere gli sforzi regionali d'intesa con il governo afghano per realizzare la pace- ha detto il portavoce del Dipartimento di stato americano- e credo che andremo oltre: stiamo pianificando di lavorare con la Russia e altri attori regionali per promuovere il dialogo in Afghanistan".
Se in un primo momento il governo di Kabul era rimasto scettico di fronte all'iniziativa russa, per via di presunte accuse che vedrebbero Mosca finanziare il movimento talebano, negli ultimi giorni sembra aver mitigato la sua posizione: "Ci rendiamo conto che un conflitto che va avanti da 16 anni non puo' piu' essere risolto militarmente", ha detto il viceministro degli Esteri afghano Hekmat Khalil all'agenzia turca 'Anadolu'. Il Presidente Putin di recente ha ribadito piu' volte il suo pieno sostegno a Kabul nel processo di pace, e il ministero degli Esteri sembra aver infine riconosciuto tale impegno: "abbiamo sviluppato relazioni amichevoli e un'efficace cooperazione nella lotta al terrorismo e al traffico di droga", ha aggiunto Hekmat Khalil. Quindi il governo ha preso le distanze dai presunti legami tra il Cremlino e il gruppo armato, attribuendoli alla "propaganda condotta da alcuni nostri media".
Tra i paesi invitati, l'India e' stato tra quelli che hanno accolto con maggior favore l'iniziativa. "New Delhi ha investito molto in Afghanistan", evidenzia l'analista politico Krishna Jha, aggiungendo che l'India "sosterra' ogni eventuale sforzo per stabilizzare la situazione".
(Red/ Dire)