In testa alla classifica mondiale ci sono Sudan e Yemen
(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 20 apr. - Il Myanmar e' il terzo paese al mondo per "rischio genocidio", dopo Sudan e Yemen: l'allarme viene lanciato da un'analisi della ong 'Early Warning Project', -specializzata nel produrre studi su questo argomento - secondo cui i cittadini birmani sono esposti al crescente pericolo di subire persecuzioni da parte delle proprie forze armate. A far salire le statistiche, le recenti violenze ad opera dell'esercito contro la minoranza musulmana dei Rohingya: gli esperti hanno osservato che, per il terzo anno di fila, questa popolazione si riconferma vittima di "uccisioni di massa ad opera dello Stato", ricalcando la posizione dell'Onu espressa settimane fa secondo cui in Myanmar e' in atto "un genocidio". Stando al report delle Nazioni Unite l'esercito a ottobre ha distrutto interi villaggi e torturato e ucciso centinaia di persone. Le vittime hanno raccontato di aver subito anche violenze sessuali. Migliaia di profughi hanno cercato rifugio nel vicino Bangladesh.
L'esercito birmano ha respinto le accuse mosse da varie ong ma anche dallo stesso governo di Dacca. Anche vari paesi islamici hanno sollecitato Naypyidaw a prendere provvedimenti a difesa dei Rohingya. La leader de facto Aung San Suu-kyi in una recente intervista alla Bbc ha detto che "genocidio" e' un termine eccessivo, ma che e' sua intenzione attuare misure a protezione di tutte le numerose comunita' etnico-religiose del paese.
(Red/ Dire)