(DIRE - Notiziario settimanale Esteri) Roma, 13 apr. - Tra il 2009 e il 2016 oltre mille conducenti di autobus sono stati uccisi in Guatemala ed El Salvador, stando a quanto riporta un'analisi condotta dall'International Crisis Group. In un report in cui mette in luce la crescente minaccia delle bande armate in questi due paesi, a cui si aggiunge anche l'Honduras, emerge il dato allarmante delle minacce e delle vendette ai danni del personale del trasporto pubblico e privato. Le aziende sono spesso costrette a versare tangenti per ricevere protezione dai mareros, quando attraversano le aree poste sotto il loro controllo.
Tra il 2009 e il 2011 in Guatemala sono stati assassinati 498 autisti, 158 controllori e 191 passeggeri. Le aziende hanno quindi sospeso il servizio nelle aree ritenute piu' rischiose.
In El Salvador invece, tra il 2011 e il 2016 sono stati addirittura 692 gli autisti uccisi dalle gang, costringendo a una paralisi totale della rete del trasporto per ben due volte: una nel 2012, l'altra nel 2015. Neanche l'Honduras si sottrae a questo racket: nel mirino delle bande armate finiscono i tassisti, costretti a versare parte dei loro guadagni.
Nel 2012 solo a Tegucigalpa ne sono morti 84.
(Red/ Dire)