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Giovani, a Firenze si va a scuola di leader: “Ora diamogli spazio”

La scuola andrà avanti fino a sabato, quando i giovani assisteranno a una tavola rotonda con il volto di Rai 1, Carlo Conti

Pubblicato:03-03-2022 19:52
Ultimo aggiornamento:03-03-2022 19:52
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FIRENZE – Diventare grandi formandosi oggi, da ragazzi, come leader. A Firenze è partito ieri il ‘Rotary Youth Leadership Award, la scuola dei leader del futuro’. Cinque giorni (fino al 6 marzo) di seminari, incontri, dibattiti, con una serie di nomi della scena pubblica. Un’esperienza immersiva, spiegano i promotori, che nel pomeriggio ha portato i 27 giovani dai 20 ai 30 anni a confrontarsi con Salvatore Amura, amministratore delegato di Valore Italia, e Luca Mazzini, colonnello dell’aeronautica militare e Cavaliere dell’ordine militare d’Italia.

“Il tema della leadership- spiega Amura all’agenzia Dire- è un fatto molto significativo, perché i ragazzi hanno bisogno di strumenti, di un’utile cassetta degli attrezzi per definire le proprie conoscenze e competenze”. Oltre a questo, però, “è necessario soprattutto dare spazio ai giovani”, anche perché “per loro questi due anni di Covid sono stati difficilissimi. Quindi dobbiamo fare un grosso lavoro su di loro, sulle motivazioni certo, ma anche sulla formazione, in particolar modo su quella pubblica, ovvero sulle infrastrutture e sul digitale. Si tratta di una grande scommessa: non da fare nei prossimi anni, ma adesso”.

E visto che si parla di infrastrutture, formazione e nuove generazioni e la discussione cade inevitabilmente sul Pnrr. Dalle difficoltà sprigionate dal Covid, prosegue l’ad, “abbiamo capito ancora di più che la scuola è un luogo fondamentale. Ha retto” il colpo, “soprattutto quella pubblica, perché insegnanti e operatori si sono spesi in un modo incredibile ed esponendosi ai rischi sanitari”. Ora il Pnrr “può essere una scommessa dal punto di vista infrastrutturale, visto che dovremmo dotare gli istituti di spazi e laboratori migliori, praticando l’efficientamento energetico”. Oltre a questo, tuttavia, “abbiamo bisogno di contenuti, ovvero di investire in insegnanti, competenze, dentro una visione più moderna di una scuola che sicuramente si deve trasformare”. Così, anche su questo fronte il piano acceso con il recovery fund “può essere un’occasione importante”.


Il colonnello Mazzini, invece, ai ragazzi ha parlato del “modello di formazione della leadership dell’Istituto di scienze militari” aeronautiche, in cui il punto focale sono lo sviluppo delle competenze personali e quelle da mettere al servizio della squadra. “Competenze, quindi, che vanno dalla gestione delle proprie emozioni alla conduzione di un team o di una grande organizzazione”. Il tutto accompagnato “da materie trasversali, che formano il decision making” richiesto in determinati ruoli. “Per chi si troverà a occupare posizioni di rilievo, a qualunque livello o organizzazione, lo studio, la preparazione, l’impegno quotidiano speso per migliorare le proprie competenze saranno fattori fondamentali. Un aiuto nella loro vita professionale. E’ questo il messaggio che sento di dare ai ragazzi”.

La scuola andrà avanti fino a sabato, quando i giovani assisteranno a una tavola rotonda con il volto di Rai 1, Carlo Conti, al quale verrà consegnato il più alto riconoscimento dei Rotary Club.

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