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“Africa, donne, futuro”: se ne parla alla Dire

Babin (Panafricane diaspora): "Riscoprire il motore del continente"

Pubblicato:27-03-2019 13:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:17
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ROMA – Africa, donne, futuro. Tre parole che – se intrecciate – possono aiutare a comprendere in quale direzione marcia il continente piu’ giovane del mondo.

Un tema di cui si discutera’ sabato 30 marzo nella sede dell’agenzia ‘Dire’ in occasione del panel ‘Africa, donne, futuro – Storie ed esperienze che segneranno il destino del continente’, organizzato dall’associazione Donne panafricane nella diaspora (Dpd). “In Africa storicamente sono le donne che tengono le redini dell’economia” sottolinea Liliane Babin, medico chirurgo e responsabile Affari esteri Dpd. “Le vediamo lavorare nei campi o nei mercati, sono loro che spesso gestiscono le attivita’ con cui la famiglia si sostiene. In molti contesti le donne creano un fondo in cui, in base alle proprie possibilita’ economiche, ognuna versa una cifra settimanalmente. Quando un membro del gruppo ha bisogno di denaro prende quindi tutto o parte del ‘fondo cassa’. E’ un modo per sostenersi a vicenda basato sulla fiducia reciproca. Con quei soldi si risponde a un bisogno immediato, ma soprattutto serve per investire in nuove attivita’ economiche che permettera’ alla donna e alla sua famiglia di vivere meglio”.

L’associazione, che si sta battendo per sensibilizzare sul tema delle mutilazioni genitali femminili, intende anche riscoprire potenzialita’ e contributi che le donne possono apportare alle societa’ dei Paesi africani: “Vogliamo spronare le donne a rendersi protagoniste” spiega la presidente, Manuella Penda. “In molti Paesi la donna e’ ancora subordinata all’uomo. Ma se vogliamo che l’Africa riparta, la donna deve rendersi autonoma”.



Un punto sul quale insiste anche Talia Loemba-Bouty, scrittore e poeta, responsabile della Comunita’ del Congo Brazzaville in Italia. “Nella mia esperienza – sottolinea – noto che la maggior parte delle mie connazionali che vengono in Italia lo fanno principalmente per motivi di studio“. Un fatto importante, che evidenzia la voglia delle giovani di emanciparsi. Un aspetto tanto importante da ricordare, in tempo di intolleranza e stereotipi crescenti. “Spesso si dimentica che l’Africa non e’ un Paese unico, in cui si parla ‘africano'” avverte Loemba-Bouty. “Dobbiamo scardinare questa idea e ricordare che le ‘Afriche’ sono tante. Anche in questo le donne hanno una responsabilita’. Devono abbracciare le sfide del presente, anche perche’ sono convinto che spesso, quando sono le donne a gestire le cose, tutto vada meglio”. Al dibattito, oltre a Babin, in qualita’ di moderatore, e Loemba-Bouty, interverranno Suzanne Diku, presidente della rete della Diaspora africana nera in Italia, Chantal Legnongo, esperta di politica internazionale, Byong Djehuty, autore del fumetto ‘Kandaka’, e la giornalista e scrittrice Sabina Caligiani. A introdurre i lavori Alessandra Fabbretti, della ‘Dire’. L’appuntamento e’ alle ore 15 in Corso d’Italia 38 a, a Roma. 

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