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E’ l’anno dei gufi, l’ornitologo: Renzi ci scherza ma sono molto popolari

I gufi in Italia sono in aumento. Ma

Pubblicato:31-12-2015 11:58
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:45

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renzi gufiI gufi in Italia sono in aumento. Ma non c’entra la politica del governo Renzi. Quanto le condizioni ambientali favorevoli. Aumenta del resto anche la naturale simpatia degli italiani per il rapace notturno assurto suo malgrado agli onori delle cronache politiche. Tanto che il gufo riempie le case sotto forma di statuetta, peluche o gadget.

Marco Mastrorilli, di professione ornitologo, da 25 anni ha fatto dei gufi la sua ragione di vita. Studioso, ricercatore, imprenditore con una mission: tutelare i rapaci notturni. Una passione che lo ha portato quest’anno a ricevere il premio del Global Owl Project, la fondazione che protegge il gufo a livello mondiale. Fondatore dell’unica associazione italiana di tutela dei rapaci notturni, da 8 anni Mastrorilli organizza il Festival dei gufi. L’ultima edizione, lo scorso settembre a Grazzano Visconti in provincia di Piacenza, ha fatto registrare 25mila paganti.

“I gufi sono molto amati dagli italiani. E il trend e’ positivo. Da cinque, sei anni l’interesse e’ in aumento, testimoniato dalle richieste di prodotti che ritraggono i gufi”, spiega Mastrorilli che e’ anche titolare di un’azienda che produce statuette e arredi con la forma del rapace.


Gufi artigianali in vendita al Festival dei gufi

Gufi artigianali in vendita al Festival dei gufi

“Del resto- osserva Mastrorilli – per capirlo basta andare all’Ikea. C’e’ una linea dedicata ai gufi ed e’ una delle piu’ gettonate. Numerose aziende italiane, poi investono in questo microsettore. A quanto risulta con profitto”. Gli italiani simpatizzano per un animale che porta sfortuna? “Si’, perche’ in realta’ questa credenza e’ molto meno diffusa di quanto si creda. Tradizionalmente, nell’antica Grecia, il gufo rappresentava la dea Atena ed era simbolo di saggezza. La tradizione e’ continuata poi in epoca romana con Minerva. Il luogo comune sulla sfortuna e’ nato probabilmente in epoca medievale, quando il gufo e’ stato inserito, insieme ad altri animali notturni, nei bestiari, associati alle streghe e ai malefici. Oggi le cose non stanno piu’ cosi’. Il gufo fa simpatia. E da cinque-sei anni c’e’ un trend in forte ascesa. Insomma il gufo e’ molto popolare. E lo era anche prima di Renzi. E’ evidente che il premier scherza, ma se fossi in lui io cambierei ‘cavallo’…”.

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Ma il gufo vero, quello in piume e ossa, come sta? “Non si possono fare stime in termini assoluti. Ma la popolazione del gufo comune e’ da anni in crescita- risponde Mastrorilli- lo stesso vale anche per la civetta e l’allocco. Le cose vanno meno bene, invece, per la civetta nana e il barbagianni. In ogni caso le previsioni di quest’anno sono buone. Se, come sembra, questo sara’ un inverno mite, non avremo il tasso di mortalita’ del 20-30% tipico degli inverni rigidi, e in particolare nevosi, che sono deleteri per animali che devono cacciare di notte. Il prossimo anno, insomma, i gufi saranno ancora di più”.

di Alfonso Raimo

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