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Dal Consiglio ok notturno a legge stabilità e bilancio della Regione Lazio

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da

Pubblicato:31-12-2015 10:57
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:45

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L'aula della PisanaIl Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd), ha approvato, con 29 voti favorevoli e 17 contrari, la legge di Stabilità regionale 2016 (proposta di legge n. 307) e il Bilancio di previsione della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2016-2018 (pl 308). Dopo l’esame dell’articolato della legge di Stabilità, la Giunta aveva calato un maxi subemendamento con il quale era stata blindata la proposta di legge di bilancio, facendo decadere i circa 900 emendamenti presentati. Dopo una discussione d’Aula durata tutta la notte, il voto finale è arrivato alle 5,05 del mattino, alla presenza del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il quale è intervenuto più volte nel corso della seduta. Approvato anche il bilancio di previsione del Consiglio regionale (proposta di deliberazione consiliare n. 56). Il presidente Leodori ha aggiornato la seduta alle ore 11 di martedì 12 gennaio, per l’esame dei 70 ordini del giorno collegati alla pl 307 e dei 16 relativi alla pl 308.

LA MANOVRA 2016

Le risorse libere che la Regione mette in campo per l’attuazione delle politiche d’intervento ammontano complessivamente a 3,33 miliardi di euro per l’anno 2016, 3,32 mld per l’anno 2017 e 3,29 mld per il 2018. Trattasi delle risorse al netto del settore sanitario delle altre risorse vincolate e delle partite tecniche, nonché delle entrate fiscali e del relativo fondo per la riduzione fiscale di 216 milioni di euro. La previsione di spesa è pari a 2,74 miliardi per la parte corrente. Previsti investimenti per quasi 600 milioni di euro.


La legge di Stabilità lascia pressoché invariate le disposizioni dell’anno scorso in materia di addizionale regionale Irpef e le fasce di reddito esenti dall’applicazione. L’aliquota massima del 3,33%, dunque, interesserà soltanto 519 mila contribuenti. Resteranno esclusi dal prelievo aggiuntivo i soggetti con reddito imponibile fino a 35.000 euro e i nuclei familiari con reddito fino a 50.000 euro e tre o più figli a carico, nonché quelli con figli disabili. Quanto alle disposizioni in materia sanitaria e socio-assistenziale, è previsto il ridisegno e la razionalizzazione delle Asl, che passano da 12 a 10 nell’immediato, per arrivare al numero di otto dal luglio 2017. Sul fronte degli avvisi bonari inviati nell’ambito dell’operazione di recupero dell’evasione fiscale sui ticket sanitari, si potranno rateizzare gli importi superiori ai 500 euro.

E ancora: L’articolo 4 del provvedimento disciplina l’istituzione dell’organismo strumentale per gli interventi europei della Regione Lazio. A parte le tabelle relative alle leggi regionali rifinanziate, la parte più corposa della legge di Stabilità è nell’articolo 6 contenente norme applicative della cosiddetta legge Delrio (legge 56/2014), in materia di riallocazione delle funzioni non fondamentali della città metropolitana di Roma capitale e delle province e la riassegnazione del relativo personale. Una modifica al testo originario, inserita in corso d’opera, incentiva il ricorso da parte dei comuni del Lazio al cosiddetto “baratto amministrativo”, vale a dire lo sconto sul pagamento (o l’esenzione) di una tassa locale o un altro debito con le casse municipali, come ad esempio una vecchia multa, in cambio di un impegno concreto per “migliorare” il territorio, come la pulizia del parco comunale o la piccola manutenzione della scuola elementare. Un altro emendamento prevede l’istituzione di un fondo per il finanziamento di progetti di assistenza personale autogestita delle persone disabili e un altro ancora agevolazioni destinate a chi adotta cani dei canili municipali. Approvate norme più cogenti sul diritto d’accesso da parte dei consiglieri regionali a informazioni e documenti degli uffici della Giunta e del Consiglio, nonché delle Asl e degli enti pubblici dipendenti. La legge di Stabilità dispone anche l’approvazione dell’elenco ricognitivo delle leggi regionali di spesa vigenti per il triennio 2016-2018, disponendo il relativo limite massimo di spesa, pari ai rispettivi stanziamenti iscritti nel bilancio di previsione.

IL BILANCIO 2016-2018

Il bilancio regionale 2016-2018 è articolato in titoli e tipologie per le entrate e in missioni e programmi per le spese e si compone di quindici allegati. Al netto delle poste tecniche e delle partite di giro, le entrate e le spese sono pari a 20,14 miliardi di euro per l’anno 2016, a 15,92 miliardi per l’anno 2017 e a 15,87 mld per l’anno 2018. Al lordo delle poste tecniche e delle partite di giro, le entrate e le spese complessive ammontano per l’anno 2016 a 39,48 mld in termini di competenza e a 33,67 mld in termini di cassa e, in termini di competenza, a 33,69 per l’anno 2017 e a 33,44 mld per l’anno 2018. La legge di bilancio autorizza la contrazione di mutui o altre forme di indebitamento finalizzati a nuovi investimenti fino a poco più di 300 milioni di euro e stabilisce il livello massimo di ricorso al mercato finanziario nel limite di 2,6 miliardi di euro. Con il bilancio, infine, si approvano i singoli bilanci degli enti dipendenti della Regione, una nota sui derivati e l’elenco dei beni immobili soggetti a valorizzazione e/o alienazione. Una nota integrativa, allegata al bilancio, ne agevola la comprensione.

I COMMENTI

“Ieri sera- ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti è stata scritta una pagina importante per il Lazio che finalmente sta cambiando e riparte. Voglio ringraziare per il grande lavoro svolto in Commissione e in Consiglio la maggioranza e l’opposizione. Questo è un bilancio che sostiene la crescita, migliora i servizi e garantisce maggiore equità. Un bilancio della svolta. Sono finiti i tempi bui in cui la Regione rischiava il default. Oggi finalmente i cittadini possono stare più tranquilli e avere maggiore fiducia nel futuro”.

“Le manovre economiche di quest’anno ci consentono di mettere in campo importanti interventi per favorire la crescita e lo sviluppo del nostro territorio anche grazie alla programmazione unitaria, un mix tra fondi europei e risorse regionali destinati ai settori strategici della nostra economia. Ringrazio la maggioranza e l’opposizione per l’apporto dato ai lavori d’aula e per aver consentito l’approvazione rispettando i tempi. Investiamo sulle infrastrutture stradali fondamentali, – sottolinea Zingaretti – completando gli interventi per la viabilità già in corso e avviando nuovi cantieri come la Orte-Civitavecchia. Abbiamo previsto un programma straordinario da 81,6 mln di euro per l’edilizia scolastica e la Regione quest’anno fa uno sforzo in più per garantire l’assistenza agli alunni disabili con 8,5 mln di euro, facendosi quindi carico del 50% di quanto veniva stanziato dalle province”.

“Quello appena approvato è un bilancio che mette al centro le esigenze dei cittadini e i servizi essenziali. Per la prima volta- continua il presidente- la quota regionale per il trasporto pubblico locale aumenta di 42 mln di euro passando da 292 mln a quasi 335 mln di euro, un supporto ulteriore da parte dell’amministrazione regionale per il tpl di Roma Capitale nell’anno del Giubileo ma anche un’occasione per migliorare e ammodernare il parco autobus scegliendo quelli meno inquinanti. E c’è un’attenzione in più anche per le politiche sociali che beneficeranno quest’anno di 41 mln in più con uno stanziamento di 182 mln di euro tra risorse libere e trasferimenti statali e puntiamo sulle politiche attive per il lavoro e il contratto di ricollocazione”.

“Inoltre- conclude Zingaretti- manteniamo l’impegno verso le famiglie confermando anche per quest’anno l’esenzione dall’aumento dell’Irpef per i cittadini che hanno un reddito fino a 35mila euro e i nuclei familiari con reddito fino a 50mila euro e almeno tre figli a carico o almeno un figlio disabile a carico. Ci avviamo verso la riduzione della pressione fiscale, un altro impegno che intendiamo mantenere dopo l’uscita dal commissariamento della sanità”.

“Nella legge di stabilità approvata dall’aula- ha detto la consigliera regionale di Si – Sel, Marta Bonafoni– sono contenuti due passaggi essenziali per la prevenzione della violenza contro le donne e l’inclusione dei cittadini migranti. Si tratta di due emendamenti, di cui sono prima firmataria insieme al gruppo regionale di Si – Sel, che conferiscono alla Città metropolitana e alle province il compito di attivare una rete di servizi e di interventi essenziali per la prevenzione della violenza di genere e la protezione delle vittime e dei loro figli, e per la realizzazione di azioni a carattere sociale e culturale volte all’accoglienza e all’inclusione dei cittadini migranti, richiedenti asilo o rifugiati e ai loro familiari. In particolare, il primo emendamento, contiene un valore aggiunto perchè rappresenta un lavoro di coordinamento rispetto alla legge regionale per il contrasto alla violenza contro le donne, che ci ha visti in prima linea insieme al primo firmatario, Simone Lupi”.

“Caro segretario, caro Giorgio (Almirante, ndr), alle cinque del mattino abbiamo finito di votare (contro) il bilancio della Regione di Zingaretti- ha invece commentato su Facebook il leader de La Destra, Francesco Storace– L’opposizione è stata protagonista di una grande battaglia d’aula e abbiamo portato a casa risultati concreti, anche se sul fronte della pressione fiscale i sinistri che malgovernano il Lazio non mollano e non cedono alla protesta che monta. Ma sulla sanità devono alzare bandiera bianca: bocciati loro folli progetti di penalizzare i malati costretti a curarsi fuori regione, hanno dovuto ingoiare la nostra proposta di ridurre da 17 a 8 le aziende sanitarie della regione, e non le 15 che volevano loro”.

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