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Basta bufale: il decalogo di Fedeli e Boldrini contro le fake news

Progetto per 4,2 milioni di studenti. La ministra: 'Diamo strumenti ai ragazzi'

Pubblicato:31-10-2017 11:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:50

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ROMA  – Una ‘cassetta degli attrezzi’ per difendersi dalle fake news in Rete. Così è stato definito il decalogo anti-bufale presentato oggi al liceo classico Visconti di Roma dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, e dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

L’iniziativa – che fa parte di un ampio pacchetto di azioni che il Miur sta mettendo in campo sul tema dell’educazione digitale – punta a contrastare il rischio di imbattersi in notizie non verificate o false, pericolose per la persona e per la società.

GLI 8 PUNTI (+2)

A questo proposito il Miur, con l’iniziativa ‘Basta bufale’, proporrà a oltre 4,2 milioni di studenti delle scuole secondarie di I e II grado il decalogo contenente questi punti (8 perché i restanti 2 saranno stilati direttamente dagli studenti):


condividi solo notizie che hai verificato; usa gli strumenti internet per verificare le notizie; chiedi le fonti e le prove; chiedi aiuto a una persona esperta o a un ente competente; ricorda che anche internet e i social network sono manipolabili; riconosci i vari tipi negli stili delle notizie false; hai un potere enorme, usalo bene; dai il buon esempio.

“La Rete- ha detto la ministra Fedeli in occasione della presentazione del decalogo- è un’innovazione straordinaria. Proprio per questo dobbiamo fare in modo che i ragazzi acquisiscano competenze, capacità e strumenti per utilizzarla positivamente e per conoscerne i rischi. Si tratta di un tema molto importante e per la scuola è necessario dare gli strumenti adeguati. Scoprire dove sono i falsi e come non esserne ingannati è una questione che riguarda la scuola ma anche chi fa informazione. Ci deve essere una nuova alfabetizzazione proprio degli adulti”.

“La Rete è un grande spazio di libertà e non possiamo lasciarla in mano ai violenti“, perciò “la cosa migliore è formare i nostri giovani a un uso consapevole della rete, a saper riconoscere quello che è vero da quello che è falso perché purtroppo la disinformazione impazza”, spiega Boldrini.

Boldrini mette in guardia dalle “notizie false costruite apposta per destabilizzare, creare caos, infangare le persone, rovinare le aziende. Bisogna dare ai ragazzi gli strumenti per districarsi in questo mare di falsità. Il progetto ‘basta bufale’ vuole fornire gli strumenti sia di senso critico ma anche tecnico ai ragazzi per diventare cacciatori di bufale, dei veri detective del web”.

Infine, sottolinea: “Con noi ci sono Facebook, Google, la Fieg, la Rai, Confindustria: tutti attori molto importanti che se si impegnano possono fare la differenza”.

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