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A Imola torneo di basket “Chi non salta bianco è”, la Lega: “Fermateli”

Il riferimento al celebre film di Ron Shelton ha messo in allarme il Carroccio

Pubblicato:31-08-2018 16:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:30

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BOLOGNA – Lega in allarme a Imola: c’è una “manifestazione razzista, fermiamola“. Di che si tratta? Un torneo di basket tre contro tre in programma domani pomeriggio con claim molto azzeccato per chi pratica la palla a spicchi: “Chi non salta bianco è“, titolo del film di Ron Shelton sul basket dei campetti Usa e incentrato sulla prima difficile e poi vincente avventura sportiva di un due giocatori, uno bianco e l’altro di colore.

L’appuntamento organizzato da Brigata 36, collettivo e centro sociale imolese, è per domani pomeriggio al campetto di via Volta. Ma il Carroccio non approva: “Non posso credere ai miei occhi, penso solo se qualche malato di mente avesse pensato di fare un evento dal titolo ‘Chi non salta nero è…’ sarebbe successo un delirio universale- obietta Marco Casalini, segretario della Lega di Imola- il razzismo, quello che si nasconde all’interno della società, ogni giorno resuscita e vive grazie a chi, con la scusa di volerlo combattere, lo alimenta facendo iniziative provocatorie dal significato più discriminante, razzista e becero di qualsiasi altra cosa”. E siccome “non voglio credere che il Comune di Imola abbia concesso uno spazio pubblico per un evento con questo titolo, con un programma discriminatorio nei confronti di chi volesse partecipare (si tocca infatti nell’intimo ogni persona parlando di testosterone) e che, indirizzato ad un pubblico tendenzialmente giovane, lo stimola a bere bevande alcoliche”, Casalini chiede se la manifestazione sia in regola con i permessi necessari. Ci sono o no, domanda, le domande in carta da bollo per l’uso degli spazi? E nomi e cognomi di chi li chiede? E i dettagli sulla durata dell’occupazione degli spazi? Sul programma? Sull’assunzione della responsabilità civile e penale in caso di infortuni o danni? E altro ancora.

Per capire se il tre contro tre possa giocarsi “farò subito intervenire i consiglieri comunali della Lega affinché sia chiaro quello che sta accadendo nei nostri spazi pubblici, nelle nostre strade e nei nostri parchi. Chiederemo anche una comunicazione in aula. Non è la prima volta che i grillini sono superficiali nell’autorizzazioni manifestazioni. Sbagliare è umano perseverare è diabolico”, chiude Casalini ribadendo: “Qualcuno fermi subito questa iniziativa“.


Il programma, si legge sulle pagine Facebook dell’evento , prevede “gioco in relax senza arbitro e senza testosterone“, ci si presenta con la squadra o ci si organizza sul posto, ed entro sera si decretano i vincitori delle partite a metà campo con vittoria a 10 punti (massimo 12 minuti) e la classica regola “chi segna regna”. Ci si trova alle 15 e alle 16 si alza la palla a due. Poi, “appena scende il sole si accende il Super Nintendo ed il proiettore e si continua con sfidoni 2 contro 2 di NBA Jam per rivivere le batoste che ti prendevi in sala giochi quando eravamo pischelli ma a sto giro senza metterci le monete ma solo la faccia”. Promesse anche “Zona relax sotto il gazebo e nel prato adiacente con birrini freschi e ottimo sound d’accompagnamento”. Doppia la postilla finale: “Portati il pallone e la presa bene. Razzisti, macisti e rompi scatole voi invece…potete starvi a casa“.

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