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Falsi eventi sui social, gli Uffizi sporgono denuncia

Ieri il direttore degli Uffizi si è rivolto alla Polizia postale. E non era la prima volta

Pubblicato:31-08-2017 17:24
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:38

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di Vania Vorcelli, giornalista professionista

BOLOGNA – Nel mondo dell’arte spunta una nuova categoria di falsari. Non smerciano copie di quadri famosi, ma promuovono falsi eventi sui social per raccogliere dati personali o promuovere sfruttando i contatti che così si procurano altre loro attività. Nel mirino di questi falsari 2.0 ci sono ovviamente le grandi istituzioni culturali, musei gallerie di grande richiamo, utilizzate come specchietti per le allodole. Il Corridoio Vasariano, il percorso che collega gli Uffizi alla Galleria Palatina attraversando Ponte Vecchio, è uno di questi.

‘VISITE NOTTURNE’ AL VASARIANO DAL 24 AL 26 NOVEMBRE’, MA E’ CHIUSO

La pagina ‘Firenze Vista di notte promette delle visite guidate notturne (dalle 20.30 alla mezzanotte) del Corridoio dal 24 al 26 novembre prossimo. Peccato che sia un ‘evento’ fake e che il direttore della Galleria degli uffizi, Eike Schmidt proprio ieri abbia sporto (di nuovo) denuncia alla Polizia postale. Il Corridoio Vasariano, peraltro, attualmente è chiuso per una serie di interventi che rendano possibile in futuro le visite. Non è la prima volta che accade e già in passato l’amministrazione di via della Ninna si era rivolta alle Autorità competenti. Intanto, però, il falso evento ha raccolto migliaia di adesioni (1.400 utenti di Facebook intendono partecipare, 16.000 si sono detti interessati all’iniziativa) e per gli Uffizi, che non hanno ancora una loro pagina sul social, è difficile bloccare la diffusione di questi fake. Per questo la galleria fiorentina, uno dei più importanti musei del mondo, chiede ai singoli utenti di segnalare “direttamente la vicenda a Facebook dal proprio account personale, attraverso la funzione ‘segnala evento’ collocata a lato del pulsante ‘condividi’ e spuntando l’opzione ‘spam o truffa’“.


NON E’ LA PRIMA VOLTA, GIA’ L’ANNO SCORSO CI FU UNA DENUNCIA

Eike Schmidt

Si tratta, spiegano dal museo, “dello strumento più immediato per impedire la circolazione di false notizie ed ottenerne la definitiva rimozione a garanzia del diritto ad un’informazione corretta e trasparente di tutti i visitatori delle Gallerie degli Uffizi”. Come detto, non è la prima volta che accade; una prima denuncia è stata fatta lo scorso anno. Non è bastata a fermare la pagina che pubblicizza non solo l’apertura fasulla di novembre del Corridoio fatto costruire nel ‘500 da Cosimo I de’ Medici, ma proponeva altre date per il prossimo anno. In realtà, pare che il raggiro si limiti alla proposta di un evento in realtà inesistente, senza la vendita di biglietti o la raccolta di prenotazioni. Per questo si pensa che si tratti di un espediente per raccogliere dati personali, acquisire contatti e profili, quello che in gergo viene detto ‘phishing‘. Per arginare il problema e intervenire anche sul fenomeno del bagarinaggio (ebbene sì, c’è chi propone sottobanco biglietti d’ingresso della galleria ai turisti in coda), gli Uffizi si doteranno a breve di un brand ufficiale e di loghi che identificheranno le attività del museo e garantiranno la loro ‘ufficialità’.

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