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Sanità, Iss volano per economia e ‘great place’ per medici

SAN MARINO - Più autonomo nella gestione

Pubblicato:31-08-2016 17:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:01

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SAN MARINO – Più autonomo nella gestione del personale, con un polo di ricerca sulle malattie rare e degenerative, in grado di essere un vero e proprio volano per l’economia sanmarinese ma anche di attrarre medici: così si vede l’Iss nel suo futuro prossimo, secondo il Piano strategico presentato oggi all’ospedale di Stato. Il documento, elaborato dalla Direzione generale sotto la supervisione della Sda Bocconi di Milano, è stato illustrato dal Direttore generale, Bianca Caruso, affiancata dal segretario di Stato Francesco Mussoni, dal direttore socio-sanitario, Dario Manzaroli, e da quello Amministrativo, Filippo Francini. Come spiega il Segretario Mussoni nella sua introduzione, il piano “è un progetto- sottolinea il Segretario Mussoni- che ha un valore strategico di visione per il futuro”.

Ospedale di Stato sala il monte l'associazione infermieristica Sammarinese incontro dibattito"Dall'esecutivo al pensiero per il fare" intervengono On.le Annalisa Silvestro e il segretario Francesco Mussoni Ph©FPF/Filippo Pruccoli


La parola passa quindi al direttore Caruso per motivare la novità di un documento mai elaborato prima sul Titano. “Il piano strategico è una modalità di programmazione molto in uso in Italia e nel resto d’Europa- chiarisce- senza cui i tradizionali strumenti di pianificazione sanitaria di San Marino potrebbero risultare in larga parte inapplicati e incompiuti”. Quindi il direttore generale passa in rassegna le sei direttrici di sviluppo contenute nel Piano: Iss come sistema aperto e coordinato con gli altri sistemi sanitari; sistema che prende in carico, erogando servizi sanitari di base e specialisti; polo di ricerca su malattie rare e neurodegenerative; “great place to work” per medici e professioni sanitari; “volano economico” per San Marino; infine autonomo e legittimo proprietario del proprio personale e assetto tecnico. In particolare, il Direttore si sofferma sul primo punto: “L’Iss deve diventare un luogo dove professionisti della nostra struttura e quelle limitrofe devono confrontarsi continuamente”.

In questo senso si colloca la proposta di istituire una commissione per l’attuazione e il monitoraggio di un piano annuale o biennale delle reti. Quindi la proposta di trasformare l’Iss in un polo di ricerca per malattie rare e neurogenerative. Anche a San Marino, spiega Caruso, sono presenti pazienti affetti da malattie rare e si registra una prevalenza elevata di Corea di Hungtigton rispetto alle realtà limitrofi. In questo senso, il piano suggerisce di approfondire gli strumenti di diagnosi precoce per queste malattie, creare una banca dati internazionale, stringere accordi con centri di riferimento. Un aspetto importante è poi quello relativo alla problematiche di attrattività dei medici per l’Iss. Per mettere in campo nuove leve di richiamo, il piano divide i professionisti in cinque categorie: si va dai giovani ad alto potenziale da trattenere per un periodo limitato, ai giovani “future star” di San Marino da trattenere nel medio lungo periodo, quindi si prevedono i “professionisti radicati e in cerca di stimoli”, infine il “consulente star“, colui che lavora all’estero ma viene in Iss settimanalmente, infine la professioni sanitarie.

Il piano strategico mira poi a far diventare l’Iss un volano economico, sviluppando l’imprenditorialità dell’istituto in determinati ambiti, quali per esempio il laboratorio analisi, la medicina del lavoro per le aziende e la chirurgia estetica, o aprendo nuovi mercati, nel settore dei farmaci, delle medicine non convenzionali o attivando corsi di formazione ad alta specializzazione. Nell’ultima direttiva inserita nel piano, l’Iss rivendica la sua autonomia quale legittimo proprietario del personale. “Non esiste azienda sanitaria- puntualizza infine Caruso- che non possa gestire autonomamente il proprio personale e patrimonio”.

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