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Paralimpiadi, Zanardi guida i 12 campioni dell’Emilia-Romagna/FOTO

Sono 5 donne e 7 uomini: il più giovane ha 17 anni, il più anziano è Zanardi che a ottobre ne compie 50

Pubblicato:31-08-2016 12:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:01

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paraolimpiadi_Alex ZanardiROMA – Sono già in volo o si apprestano nelle prossime ore a partire per Rio de Janeiro i 12 atleti con disabilità, nati o residenti in Emilia-Romagna, che dal 7 al 18 settembre parteciperanno alle Paralimpiadi. Gli uomini sono 7, le donne 5. Il più giovane, Emanuele Lambertini, ha 17 anni; il più grande, Alex Zanardi, ne compirà 50 a ottobre. La delegazione più numerosa per provincia è quella di Bologna (5 atleti), città in cui vive anche la portabandiera della delegazione azzurra, la velocista Martina Caironi. Due gli atleti provenienti da Ferrara e Reggio Emilia (2), uno da Modena, Parma e Rimini. Nuoto e tiro con l’arco sono le discipline con più atleti (2 per ognuna). Emilia-Romagna ben rappresentata ai Giochi paralimpici anche a livello tecnico, con il modenese Marco Pedrazzi, allenatore della nazionale di tiro a segno, e il bolognese Alberto Setti, commissario tecnico del tennis in carrozzina. “Un grande in bocca al lupo ai nostri 12 campioni, che fanno dell’Emilia-Romagna una delle prime 3 regioni in Italia per numero di atleti a partecipare alle Paralimpiadi- dice Melissa Milani, presidente del Cip (Comitato paralimpico) Emilia-Romagna-. Conto moltissimo su di loro e sono fiduciosa che riporteranno a casa delle medaglie d’oro”.

Grazie alla collaborazione tra il Distretto 108 Tb del Lions Club e il Cip Emilia-Romagna, gli atleti riceveranno un contributo che servirà a coprire parte delle spese della trasferta a Rio de Janeiro per i loro accompagnatori. La Regione Emilia-Romagna, invece, unica in Italia, ha donato 30 mila euro per la realizzazione di Casa Italia Paralimpica, la struttura che accoglierà la delegazione azzurra. La “hospitality house” non è, come avviene normalmente, in un grande albergo. È stata infatti ricavata in una parrocchia, quella della Imaculada Conceiçao, una realtà che conta circa 25 mila famiglie. La parrocchia è ora attrezzata per accogliere, a Paralimpiadi concluse, progetti di integrazione e di avviamento allo sport per i ragazzi con disabilità del luogo.

“Adesso è il vostro turno”, scrive il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in una lettera rivolta agli atleti. “Ci attendiamo l’impegno, la passione, la precisione e la forza dimostrati dai vostri colleghi olimpici, ma anche l’emergere di quei sentimenti più profondi che vi portano a partecipare a queste edizioni delle Paralimpiadi. Credo che si tratti della tenacia, della sfida contro le avversità, della speranza: caratteristiche uniche che voi senz’altro possedete e che vi rendono, in questo sì, speciali”. E “se come affermava Silone- conclude il messaggio di Bonaccini- ‘l’uomo non esiste veramente che nella lotta contro i propri limiti’, voi rappresentante per noi un esempio e un vanto per l’immagine degli emiliano-romagnoli nel mondo”.


(Dires – Redattore Sociale)

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