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Risale la disoccupazione: a giugno tocca il 12,7%

Dopo il calo nel emse di aprile.

Pubblicato:31-07-2015 10:26
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:28

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lavoro operai fabbricaDopo la forte crescita registrata nel mese di aprile (+0,6%) e il calo nel mese di maggio (-0,3%), a giugno 2015 gli occupati diminuiscono dello 0,1% (-22 mila) rispetto al mese precedente. Il tasso di occupazione, pari al 55,8%, cala nell’ultimo mese di 0,1 punti percentuali. Rispetto a giugno 2014, l’occupazione è in calo dello 0,2% (-40 mila), mentre il tasso di occupazione rimane invariato. E’ quanto ha fatto sapere stamani l’Istat nel suo periodico report.

Dopo il calo nel mese di aprile (-0,2 punti percentuali) e la stazionarietà di maggio, a giugno anche il tasso di disoccupazione è cresciuto di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente, arrivando al 12,7%. Nei dodici mesi il numero di disoccupati è aumentato del 2,7% (+85 mila) e il tasso di disoccupazione di 0,3 punti percentuali.

Infine il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) è pari al 44,2%, in aumento di 1,9 punti percentuali rispetto al mese precedente. Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi.


“Il dato complessivo dell’occupazione continua ad avere aspetti positivi e negativi: c’è ancora molto da fare sui dati dei posti di lavoro ha commentato il premier Matteo Renzi, al termine del Cdm- E’ tutto comprensibile: col Jobs act abbiamo stimolato l’occupazione, fatto un grandissimo investivmento, ma sappiamo che l’occupazione è l’ultima cosa che riparte dopo un periodo di crisi: prima ripartono la produzione industriale, i consumi, il Pil”.

In questo senso, per Renzi, i segnali sono “timidi ma incoraggianti”, una “piccola ripartenza” dove “c’è ancora moltissimo da fare: il quadro è ancora molto lontano da quello che vogliamo, ma la direzione è quella giusta. C’è ancora moltissimo da fare”.

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