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A Ostia si festeggia la legalità e la nonviolenza

“Ogni violenza sulla donna è una violazione dei diritti umani", spiega Simona Lanzoni vice presidente di Fondazione Pangea Onlus

Pubblicato:31-05-2019 12:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:21

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ROMA – Legalita’ e nonviolenza. Sono queste le parole chiave della giornata di sensibilizzazione pubblica che si e’ svolta oggi a Ostia, nel comune di Roma. L’occasione e’ stata proprio la XX edizione della ‘Festa della legalita’ e della non violenza’, organizzata in un luogo simbolo come il Teatro del Lido di Ostia e che vede la collaborazione tra il centro antiviolenza ‘Renata Fonte’ di Lecce e l’associazione di genere ‘Punto D‘, entrambe parte di Reama – la Rete per l’Empowerment e l’Auto Mutuo Aiuto per le donne che subiscono violenza – di Fondazione Pangea Onlus

“Ogni violenza sulla donna e’ una violazione dei diritti umani. Ecco perche’ e’ strettamente connessa alla legalita’ e al fatto che ogni volta che si lavora contro il crimine si lavora anche per sostenere la legalita’- spiega Simona Lanzoni vice presidente di Pangea, che ha aggiunto- Oggi la Fondazione e tutta la rete Reama sono qui per costruire insieme una risposta comune al contrasto alla violenza, alla prevenzione e per far si’ che il diritto, e quindi la legalita’, siano la risposta per tutto. Oggi e’ una giornata importante perche’ si mette insieme il mondo della scuola con quello delle istituzioni e della societa’ civile”. Infatti, da questa collaborazione, e’ nato il gemellaggio tra varie scuole di Lecce, Caivano e Ostia che erano presenti all’evento. 

La Festa della legalita’ e’ stata ideata e voluta dal Procuratore Nazionale Antimafia Piero Luigi Vigna, secondo il quale: “Un’associazione puo’ costituire la maglia di una sorta di rete, capace di organizzare la legalita’ sul territorio e fra chi lo abita e le azioni che state portando avanti nella societa’, con gli aiuti per chi vive momenti di sofferenza e di disagio, rientrano nel piu’ grande progetto di restituire dignita’ alla persona umana”. La rete, infatti, “esprime il grande valore della solidarieta’ che deve essere coniugata con un altro grande valore che e’ quello della legalita’- afferma la presidente del Centro antiviolenza Renata Fonte, Maria Luisa Toto- Questa per noi e’ l’importanza della rete. Il premio parte proprio dall’idea che non possa esserci legalita’ senza solidarieta’ perche’ insieme danno vita al progetto grande ed ambizioso del rispetto della dignita’ umana”. 


All’interno della manifestazione si e’ svolta la cerimonia di assegnazione del Premio ‘Renata Fonte’, assessora del comune di Nardo’ (Lecce) assassinata nel 1984 all’eta’ di 33 anni. L’amministratrice salentina, vittima di mafia, con un forte senso di legalita’ combatteva contro ogni forma di violenza, di degrado e di speculazione ai danni del territorio.

Il Premio viene assegnato a personalita’ che si sono distinte nella promozione di questi valori. Sono stati premiati Linda Laura Sabbadini, statistica ed editoralista, gia’ dirigente del Dipartimento Politiche sociali e ambientali, Istat; Antonio Maruccia, procuratore generale della Corte d’Appello di Lecce; Paola di Nicola, giudice presso il Tribunale penale di Roma Eugenia Carfora, dirigente dell’istituto professionale del Parco Verde a Caivano, Napoli e Ilaria Cucchi, sorella di Stefano Cucchi, non presente alla cerimonia. 

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