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Giovani avvocati: “È caos per riforma ferie magistrati, tornare a sospensione fino a 15 settembre”

L'Associazione italiana giovani avvocati contro la riforma del 2014 voluta da Renzi che ha ridotto la chiusura dei Tribunali a 31 giorni, dall'1 al 31 agosto (prima erano 46)

Pubblicato:31-05-2019 09:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20
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giustizia
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ROMA – La ‘chiusura delle aule giudiziarie’, ovvero la riforma che ha ridotto i termini feriali dei magistrati a 30 giorni ad agosto, “non ha portato i vantaggi sperati”. A parlare di inefficacia del provvedimento, voluto nel 2104 da Matteo Renzi, è l’Associazione italiana giovani avvocati: “Ha generato solo un caos organizzativo“. L’Aiga infatti, vista la recente delibera del 22 maggio scorso con cui il Csm ha introdotto il cosiddetto ‘periodo cuscinetto’ – rideterminando così le modalità organizzative relative al periodo feriale dei magistrati, ritenuto insufficiente – denuncia appunto “l’inefficacia della riforma voluta dal governo Renzi con il dl 134/2014 che ha, da un lato, ridotto a 30 giorni il periodo di sospensione feriale dei termini processuali – fissandolo dall’1 al 31 agosto di ogni anno – e, dall’altro, ridotto a 30 giorni anche il periodo di ferie dei magistrati ordinari, amministrativi, contabili e militari, nonché degli avvocati e procuratori dello Stato”.

“Quella che indebitamente era definita dal mondo politico ‘la chiusura delle aule giudiziarie’ (nella realtà, i Tribunali non chiudono mai) era nata- scrive l’Aiga- con lo scopo di consentire ad avvocati e procuratori un periodo di effettivo riposo nel periodo feriale”.

Fin dalla sua entrata in vigore, tuttavia, i Giovani avvocati “hanno denunciato le evidenti lacune della riforma: aumento dei disagi per gli avvocati che, a fronte della riduzione dei termini di sospensione feriale, si sono visti costretti a far fronte alle tante scadenze nel ristretto periodo estivo, senza godere di alcun reale vantaggio, con una prevedibile e pericolosa compressione del diritto di difesa nei confronti dei loro assistiti”.


Secondo Simona Tarantino, rappresentante della Conferenza degli eletti di Aiga, “ad aggravare un quadro così disastroso interviene la carenza di organico nei Tribunali di tutta Italia che, ancora oggi, fa registrare continue battute d’arresto del sistema Giustizia. La mole di lavoro per gli operatori di giustizia e, di conseguenza, la durata dei processi, nonostante la modifica del periodo di sospensione feriale dei termini processuali, non ha subito alcuna riduzione, a fronte di risorse umane limitate su tutto il territorio nazionale”.

È davvero stucchevole che alcuni organi di stampa presentino questo provvedimento come un nuovo periodo di vacanza per gli avvocati, dal momento che la delibera non sospende alcuno dei termini al cui rispetto noi legali siamo tenuti. Credo sia giunto il momento di avere il coraggio ed andare incontro alle concrete esigenze dell’Avvocatura- sostiene il presidente nazionale, Alberto Vermiglio- affermando la necessità di ritornare la passato e reintrodurre, quindi la sospensione feriale sino al 15 settembre, per garantire le parti processuali e i loro difensori”.

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