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Elezioni, Renzi: “Votare 6 mesi prima o dopo cambia poco”. Legge elettorale? “Un grande accordo”

"Il discrimine- secondo Renzi- è il tipo di manovra che si vuol fare", non tanto quando si vota

Pubblicato:31-05-2017 10:29
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

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ROMA – “Quando si vota? La discussione appassiona i giornali ma il tema non si pone sulla base della legge elettorale ma su che tipo di bilancio vorremmo fare”, ribadisce Matteo Renzi nel corso di una diretta social. Renzi ricorda che il discrimine è il tipo di manovra che si vuol fare. Tanto più che votano in tutta Europa senza che questo impedisca di mantenere i conti pubblici in ordine. “Sei mesi prima o sei mesi dopo non cambia niente”, aggiunge Renzi.

LEGGE ELETTORALE. RENZI: UN GRANDE ACCORDO, ALTRO CHE INCIUCIO

Quello sulla legge elettorale è “un grande accordo. Non l’inciucio Berlusconi-Renzi. E’ un accordo che riguarda il Pd, Forza Italia, M5s, la Sinistra italiana, non so come si chiama, quella di Fratoianni, per capirci…”, dice Renzi nel corso di una diretta social. “Il Pd ha bisogno di fare accordi in parlamento, perche’ Bersani non ha vinto le elezioni del 2013. Questa non è la legge che a noi piaceva. Ma c’è la possibilità di pacificare il paese. Noi siamo una forza tranquilla. Andremo a vincere le elezioni con le regole del gioco volute dagli altri”

RENZI: BENE ELIMINARE POTERE DI RICATTO DEI PARTITINI

“Il modello e’ coerente con il risultato del referendum. Ci sono degli aspetti positivi in questo sistema proporzionale: il primo e’ lo sbarramento al 5 per cento. Poi certo bisognerebbe modificare i regolamenti parlamentari per impedire la frammentazione. Che e’ un errore. Ma lo sbarramento al 5 per cento riduce il numero dei partiti ed elimina il potere di ricatto dei piccoli partiti. Capisco che non siano contenti. E’ comprensibile, e’ umano, ma prima viene l’interesse dell’Italia, poi quello dei piccoli partitini”. Lo dice il segretario del Pd Matteo Renzi nel corso di una diretta social.


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