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Libia, Giro (Maeci): “Riprendere la cooperazione appena possibile”

"Bisogna avere pazienza e continuare a spingere, a influenzare positivamente"

Pubblicato:31-03-2016 13:33
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:29

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Bandiera della Libia

ROMA – Rispetto alla situazione libica e agli scontri armati che già scuotono Tripoli dopo l’arrivo nella capitale di Fayez Al-Serraj, leader del governo sostenuto dall’Onu, “bisogna avere pazienza, tutto il processo di pace libico è un processo lento“. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri, Mario Giro, in un’intervista all’agenzia Dire, a margine dell’evento di conclusione dell’Anno Europeo per lo Sviluppo che si è tenuto oggi al Liceo Augusto di Roma. “Si pensava che un accordo non ci sarebbe stato, poi c’è stato, si pensava che il governo non si sarebbe mai costituito, poi si è costituito, che non avrebbe mai messo piede a Tripoli, ha messo piede a Tripoli. Bisogna avere pazienza e continuare a spingere, a influenzare positivamente, sappiamo che ci sono quelli contrari, intanto è troppo tempo che dura la guerra, ha frammentato e distrutto il Paese, uno stato fallito non si ricostruisce in un giorno, quindi il governo italiano sostiene il primo ministro libico di coalizione nel suo insediarsi a Tripoli, e speriamo che presto questo potrà voler dire un governo operativo”.

I libici troveranno il modo di mettersi d’accordo e di isolare, alla fine, le qualche milizie che non sono ancora d’accordo– ha dichiarato ancora Giro- non dobbiamo subito disperare. E’ tutto difficile in Libia, bisogna andare progressivamente avanti come si è andato avanti fino ad adesso”. E rispetto al tema della cooperazione, più volte definita durante l’evento di oggi come “il miglior investimento per il futuro”, il viceministro afferma che, sebbene adesso sia interrotta, ha “già tutto quanto il piano per riprenderla appena le condizioni di sicurezza renderanno possibile andare in Libia”.


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