NEWS:

Smog soffoca 39 città; Clima che cambia spaventa 3 italiani su 4; Ecco i giovani agroimprenditori

Edizione del 31 gennaio 2018

Pubblicato:31-01-2018 18:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:25

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp


SMOG SOFFOCA 39 CITTA’, IN ITALIA LE PEGGIORI UE

L’Italia soffoca, ancora. Nel 2017 in ben 39 capoluoghi di provincia è stato superato almeno in una stazione di monitoraggio il limite annuale di 35 giorni per le polveri sottili con una media giornaliera superiore a 50 microgrammi/metro cubo. Così il rapporto Mal’aria 2018 di Legambiente. Ben cinque città italiane hanno addirittura oltrepassato la soglia di 100 giorni di smog oltre i limiti e 31 superano sia i limiti delle Pm10 che dell’ozono. Le prime posizioni della classifica vedono città del nord, Frosinone è la prima del Centro/Sud al nono posto. Torino, Milano e Napoli sono le peggiori d’Europa per il Pm10.

CLIMA CHE CAMBIA SPAVENTA TRE ITALIANI SU QUATTRO

I cambiamenti climatici fanno ancora paura a tre italiani su quattro. La larga maggioranza è disposta ad adottare comportamenti di virtuosi per risparmiare energia elettrica e acqua. Così il Rapporto Italia 2018 Eurispes. Spaventano ancora perché tra il 2008 e il 2018 i timori dell’opinione pubblica sulla questione dei cambiamenti climatici, pur restando largamente condivisi, sono diminuiti dall’81,5% del 2008 al 77,5% del 2018. Tra i rischi più avvertiti dagli italiani restano quindi anche “le minacce al territorio portate dal cambiamento climatico e da fragilità che causano lutti” ricorda il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni inaugurando la nuova Sala Operativa del Lazio della Protezione Civile.


CONDOMINI COLABRODO: SPRECANO, COSTANO E INQUINANO

In Italia l’82% degli edifici è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa sull’efficienza energetica. Gli edifici residenziali in mediocre o pessimo stato di conservazione sono il 16,8%. Dalla mappa dei monitoraggi effettuati da Legambiente nel 2017 e negli ultimi cinque anni su 100 condomini di ben 33 città emerge come molti degli edifici dal punto di vista energetico siano “case colabrodo” che disperdono energia termica d’inverno e si surriscaldano d’estate. Di conseguenza, all’inquinamento causato dalla maggiore necessità di energia per riscaldare e raffrescare case sprecone si aggiunge il problema dei relativi maggiori costi che gravano sulle famiglie.

ILVA, DA 1 FEBBRAIO VIA COPERTURA PARCHI MINERARI

Dal primo febbraio parte l’avvio dei lavori per la copertura di parchi minerari dell’Ilva di Taranto. Lo dice il viceministro dello Sviluppo economico Teresa Bellanova. Nessuno può accusarci di fare qualcosa che non sia direttamente legato al benessere della comunità, sottolinea Bellanova. Esiste un piano industriale validato e un piano ambientale inserito nel Dpcm, ricorda il viceministro, ora Taranto è di fronte a 5 miliardi e 300 milioni di investimenti destinati all’innovazione tecnologica e al risanamento. In passato si è inquinato, conclude il viceministro, ma da domani si può tornare ad investire per disinquinare.

VERNICE AL POMODORO? ECCO GIOVANI AGROIMPRENDITORI

Vernice al pomodoro, sale spray, occhiali contadini con design moderno, tetti di paglia antisismici e gioielli creati con materiali che la natura regala. Sono alcune delle innovazioni green presentate da giovani imprenditori al ‘Salone della creatività made in Italy’ organizzato da Coldiretti a Roma. Sono molto più leggeri rispetto a quelli tradizionali e quindi antisismici, adatti per qualsiasi impiego, dice Fabrizio Agosto dell’azienda agricola Fior d’Agosto che produce tetti di paglia. Ho deciso di creare un accessorio diverso, biologico che parli della mia terra, la Calabria, utilizzando esclusivamente materiali provenienti dalla natura e dagli scarti della produzione agricola, spiega Pasqualina ‘Pasly’ Tripodi che realizza agro-gioielli con noccioli delle olive o delle pesche, rami del fico d’india o conchiglie.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it