Asiya, voce curda da Afrin: “Senza di noi vince il terrorismo”
30 gennaio 2018
L’attivista: “Basta raid turchi, vogliamo pace e buoni rapporti”
ROMA – In riferimento all’articolo pubblicato sul sito del quotidiano inglese The Guardian dal titolo ‘Interpol circles list suspected Isis fighters belivied to be in Italy’, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza precisa quanto segue. “Non trova alcun riscontro l’informazione di 50 ‘combattenti stranieri’ approdati sulle coste italiane appartenenti all’Isis e pronti a compiere attentati”.
“Nell’ambito di un consolidato, costante e prolifico rapporto di collaborazione e scambio d’informazioni tra le autorita’ italiane e tunisine, quest’ultime hanno segnalato nel tempo al nostro Paese il probabile ingresso in Italia di appartenenti a presunti gruppi integralisti- spiega la nota- Il proficuo rapporto di cooperazione internazionale di polizia tra i due Stati ha permesso di rintracciare un esiguo numero di persone segnalate le quali, a seguito delle previste procedure d’identificazione, sono state immediatamente rimpatriate”. Ovviamente, prosegue il dipartimento di Pubblica sicuerezza, “e’ massima l’attenzione verso tutti coloro che raggiungono illegalmente il nostro territorio e l’immediata espulsione di alcuni soggetti segnalati ne e’ una incontrovertibile conferma. Giova inoltre ricordare che grazie alla citata collaborazione con le Autorita’ tunisine, due volte alla settimana vengono effettuati rimpatri collettivi verso quel Paese”.
30 gennaio 2018
L’attivista: “Basta raid turchi, vogliamo pace e buoni rapporti”
17 dicembre 2017
Scarcerato il 12 novembre scorso, è stato trattenuto nel centro per rimpatri Brunelleschi di Torino e rimpatriato per motivi di sicurezza nazionale dalla frontiera marittima di Genova
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