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Nel Lazio 1.377 medici in pensione in 5 anni, è allarme

Ma il problema è nazionale. Nei prossimi dieci anni in tutta Italia andranno in pensione 4.720 medici

Pubblicato:31-01-2017 16:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:51

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ROMA  –  Entro il 2021 nel Lazio andranno in pensione 1.377 medici (1.183 di base, 115 pediatri e 67 di continuità assistenziale). I rimpiazzi, però, saranno circa cinquecento.

Numeri che hanno messo in allarme la Federazione dei medici di medicina generale, che ha chiesto un intervento della Regione Lazio.

“Servono contromisure urgenti, non si può pensare di rimandare il problema ai prossimi anni perché così facendo saremo costretti a prendere dei medici da altri Paesi” ha detto, all’agenzia DIRE, il segretario della Fimmg Roma e vice segretario nazionale, Pierluigi Bartoletti.


Secondo l’analisi dell’Enpam – effettuata considerando che nel 2017 il requisito di vecchiaia è di 67 anni e 6 mesi, e a partire dal 2018 diventerà di 68 anni – quest’anno il Lazio perderà 126 medici di base, 9 pediatri e 8 medici di guardia medica. Numeri simili nel 2018, mentre a partire dal 2019 l’aumento è esponenziale: andranno in pensione 289 medici di base, che diventeranno 339 nel 2020 e scenderanno di poco (318) nel 2021. “I problemi sono due: – ha spiegato Bartoletti – I rimpiazzi sono presi dalla graduatoria regionale (oggi composta da 1.350 persone) che non è aggiornata da anni e contiene nominativi di medici che già lavorano. Inoltre i posti di specializzazione disponibili ogni anno sono solo 70. Va quindi aumentato il numero, ma non si può perdere tempo”.

Il problema è nazionale. Nei prossimi dieci anni in tutta Italia andranno in pensione 4.720 medici. L’età media dei 354.000 medici in attività è pari a 54 anni, addirittura per i primari è di 61 anni. “C’è un’intera generazione che si prepara ad andare in pensione- ha concluso Bartoletti- ma dietro non ce n’è una nuova, pronta a subentrare“. Secondo il segretario regionale della Fimmg, Maria Corongiu, “mentre nelle regioni del Nord, come Piemonte e Lombardia, c’è una criticità immediata sui pensionamenti, nel Lazio è spostata di qualche anno. Se si vuole risolverlo, però, bisogna iniziare subito. La Regione Lazio calcoli quanti medici nel 2020-2021 avranno l’età pensionabile e intervenga“. Altrimenti il rischio è che si importino medici di altri Paesi. “E non mi riferisco all’Inghilterra, che richiede continuamente dottori italiani perché noi abbiamo una cultura a tutto tondo, ma, con tutto il rispetto, a Polonia e Romania“.

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