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Smog, le risposte del Governo: 2 gradi in meno e no camini

Dopo 7 giorni di superamento dei limiti. Previsti anche limiti alla velocità nei centri urbani

Pubblicato:30-12-2015 13:54
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:45

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smogDopo 7 giorni” di sforamento dei limiti massimi d’inquinamento i sindaci dei comuni potranno disporre “l’abbassamento delle temperature di 2 gradi negli edifici pubblici e privati, abbassare di 20km orari i limiti di velocità nei centri urbani, applicare sconti per la mobilità pubblica, vietare la bruciatura di biomasse”, ovvero i camini. Sono le misure annunciate dal ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, al termine dell’incontro con i rappresentanti delle regioni e dei comuni. “C’è stata unanimità su queste misure-  ha chiarito- come governo auspichiamo che i comuni mettano in campo le misure, ma saranno i sindaci a decidere”.

Il protocollo sarà sottoscritto oggi pomeriggio, aggiunge Galletti annunciando un fondo da 12 milioni di euro del ministero “subito disponibile” per il trasporto pubblico. “Il Governo- ha sottolineato il ministro- ha deciso di prendere un’iniziativa per coordinare i comuni che soffrono dell’emergenza smog, che deriva principalmente da una situazione meteorologica molto difficile”.


L’obiettivo è “trovare uniformità di comportamento e cominciare a ragionare su misure strutturali. Oggi non siamo all’anno zero. La situazione in Italia negli ultimi decenni in termini di emissioni è molto migliorata. Un risultato che deve spingerci a fare ancora tanto altro. Stiamo affrontando- ha aggiunto- i primi effetti dei cambiamenti climatici, li possiamo toccare con mano. Riguardano non solo le piccole isole del Pacifico ma anche l’Italia”.

Sulle targhe alterne, infine, Galletti ha detto: “Basta con la Babele di provvedimenti, che chiunque di noi non sa se domani vanno le targhe pari o dispari o se c’è il blocco totale del traffico”.

Soddisfatta l’Anci, per bocca del presidente Piero Fassino. “Questa riunione- sono state le sue parole- rappresenta una novità, per la prima volta c’è una regia nazionale. È un passo importante, si avvia un coordinamento permanente. È un significativo passo in avanti sull’emergenza e prevede dei provvedimenti di natura strutturale che incidono veramente sulla situazione ambientale del nostro Paese”.

Secondo il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini “l’incontro di oggi è stato molto importante perché abbiamo stabilito misure e scelte omogenee da parte di Governo ed enti locali. È evidente che si tratta di misure di carattere emergenziale, quando servono soprattutto interventi strutturali a lungo termine”. Tra questi, necessaria “è l’istituzione di un fondo straordinario per la rottamazione delle auto inquinanti e su questo serve una voce di bilancio al governo certa, a cui anche le Regioni devono contribuire”.

Secondo Bonaccini, “ognuno deve fare la propria parte. Noi la stiamo facendo con interventi concreti tra cui la sostituzione di 100 nuovi treni completamente nuovi”. In conclusione, per il presidente della Conferenza delle Regioni è fondamentale “mettere in atto scelte per il presente e per il futuro che certifichino che ad affrontare questa sfida siamo tutti insieme. Per vincerla inoltre è necessario anche un cambio di mentalità da parte dei cittadini”.

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