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Tunisia 2020, Frigenti (Aics): “L’Italia promuove Tunisi”

ROMA - 'Tunisia 2020 - Road to inclusion,

Pubblicato:30-11-2016 12:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:22

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frigenti (aics)ROMA – ‘Tunisia 2020 – Road to inclusion, sustainability and efficiency’ è “un grande voto di fiducia su questo Paese”. Ne è convinta Laura Frigenti, direttore dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo (Aics) che insieme al Sottosegretario agli Affari esteri Bendetto Della Vedova guida la delegazioni italiana di circa 150 imprenditori a Tunisi. Da ieri fino a oggi infatti questa capitale accoglie gruppi di rappresentanti istituzionali e del mondo dell’imprenditoria da oltre 50 Paesi, per rilanciare i principali settori della propria economia – industria, agroalimentare, energia, infrastrutture – e incoraggiare nuovi investitori internazionali.

Al telefono con l’agenzia DIRE il direttore Frigenti assicura: “Siamo qui per testimoniare che questo Paese ha imboccato la strada giusta e che va quindi sostenuto, anche dal punto di vista finanziario. E l’Italia fa certamente parte di questo voto di fiducia”.

tunisia 2020Ieri il sottosegretario Della Vedova ne ha approfittato per annunciare i fondi che il governo di Roma intende stanziare per i prossimi quattro anni: 360 milioni – tra dono e crediti d’aiuto – da impiegare nello sviluppo non solo economico, ma anche sociale, del Paese nordafricano. A Flavio Lovisolo, direttore della nuova sede Aics a Tunisi da poco inaugurata, il compito di gestire parte di questi progetti futuri. “Stiamo assistendo a un grande show del governo tunisino, e a un’enorme risposta da parte della comunità internazionale – tanto dal pubblico che dal privato – che fa bene sia al Paese in quanto tale, che ai rapporti bilaterali con l’Italia”, conclude Frigenti.


Il direttore dell’Aics – così come si apprende dal profilo Facebook dell’Aics- ieri ha anche visitato il Centro di Neonatologia dell’Ospedale Charles Nicolle di Tunisi, ancora in costruzione, per incoraggiare “una salute pubblica e di qualità in Tunisia”.

La Tunisia, dopo vari anni di instabilità economia e politica data dal rovesciamento del regime di Ben Ali nel 2011, è faticosamente riuscita ad imboccare la strada della transizione verso un sistema più democratico, grazie al governo eletto di Beji Caid Essebsi. Ora risulta fondamentale rafforzare l’economia, per superare la recessione, la disoccupazione – soprattutto giovanile – e le disuguaglianze sociali, tutti fattori che hanno innescato le proteste di cinque anni fa.

di Alessandra Fabbretti

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