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Mantova la città più green d’Italia. E la ‘scalata’ di Milano sorprende

Lo dicono i dati di Ecosistema Urbano, l'annuale rapporto di Legambiente, giunto alla 25esima edizione

Pubblicato:30-10-2018 06:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:43
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ROMA – La città più verde d’Italia è Mantova, in Lombardia, dove un altro primato è incassato da Milano, che registra un trend di miglioramento unico. E’ quanto emerge dai risultati dell’Ecosistema Urbano, l’annuale rapporto di Legambiente, giunto alla sua venticinquesima edizione, presentato oggi alla Triennale di Milano, realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia, la collaborazione editoriale de Il Sole24Ore e l’apporto del centro di Ispra sui corpi idrici.

Lo scorso anno Milano era 31esima, oggi è 23esima: in un anno la città ha recuperato ben otto posizioni. Ma il cammino fatto dal capoluogo lombardo è molto rilevante anche rispetto alla prima edizione del report: nel 1994 Milano occupava la penultima posizione, peggio faceva solo Napoli, all’ultimo posto, oggi invece incassa un punteggio di 60,95 (fissato a 100 il valore di una città ideale). La scalata milanese si è resa possibile grazie a molteplici fattori, tra i quali un buon funzionamento del trasporto pubblico e la capillare diffusione del car-sharing (oltre 3.000 auto in funzione). Importanti sono anche i risvolti ambientali positivi legati all’ Area C, alle buone pratiche di raccolta differenziata e di gestione dell’acqua.

Ma la regina “green” d’Italia è Mantova, il cui primo posto si giustifica con una serie di ottimi piazzamenti: terzo posto per la raccolta differenziata, settimo e decimo rispettivamente per quantità di alberi ed estensione delle isole pedonali. La seconda performance migliore sul fronte delle piste ciclabili è sempre mantovana. In termini di punteggio se Milano (60) fa meglio di Varese (51), Como (50) e Lecco (48), è battuta da Bergamo (62) e Cremona (61).


Lo studio si basa sulle performance delle città italiane sul fronte della qualità dell’aria, della depurazione e razionalizzazione dell’acqua, il trattamento dei rifiuti, l’efficienza energetica (impianti solari su edifici pubblici), mobilità (tasso di motorizzazione, piste ciclabili, funzionalità trasporto pubblico) e ambiente urbano (alberi in area urbana, isole pedonali e consumo del suolo).

Nel suo intervento l’assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, evidenzia che il capoluogo lombardo è tra le cinque città mondiali ad avere, da sei mesi, una sezione dell’amministrazione dedicata esclusivamente a rendere la città resiliente. Tra gli obiettivi all’orizzonte c’è la riconversione degli ex scali ferroviari in chiave sostenibile, precisa Maran, oltre alla qualità della manutenzione di ciò che è già stato progettato e va preservato. “I cittadini sono virtuosi se c’è un sistema che funziona”, osserva Maran, in relazione alla raccolta differenziata dei rifiuti.

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