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A Orvieto convegno centro studi Aldo Moro, Gasbarra: No a rabbia M5s o Berlusconi, io scelgo Renzi

Tanta gente al seminario di Orvieto sul rapporto tra i cattolici e politica, nell'epoca dell'europeismo e del nuovo regionalismo

Pubblicato:30-09-2017 17:50
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:44

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ORVIETO – Grande affluenza all’iniziativa organizzata dal centro studi Aldo Moro di Viterbo sul rapporto tra i cattolici e politica, nell’epoca dell’europeismo e del nuovo regionalismo. Per consentire a tutti di assistere ai lavori, che si tengono nel palazzo del Capitano del popolo, e’ stato necessario allestire in piazza un maxischermo. Atteso il segretario del Pd Matteo Renzi, sono presenti tra gli organizzatori Beppe Fioroni, Enrico Gasbarra, Gianpiero Bocci, Tommaso Ginoble. Interverranno il presidente del parlamento europeo Antonio Tajani e monsignor Gianfranco Ravasi.

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GASBARRA: NO A RABBIA M5S O BERLUSCONI, IO SCELGO RENZI

Alle elezioni “la scelta per il nostro paese e’ decisiva: da una parte c’e’ la rabbia, e allora ci tocca quello che accaduto a Roma, e a Torino. Perche’ non si puo’ chiedere il voto per una citta’ e non sapere neppure organizzare una visione di piazza”, dice Enrico Gasbarra a Orvieto. “Oppure– aggiunge- c’e’ il ritorno al passato con Berlusconi. Che facciamo: torniamo li’ di nuovo? Oggi il nuovo e’ rappresentato dalla competenza e dal cambiamento che Matteo Renzi e il Pd hanno messo in campo”.

“CON RENZI PER SUPERARE BERLUSCONISMO E ANTIBERLUSCONISMO”

“Gran parte di noi che pur negli anni passati avevano fatto altre scelte, hanno scelto di sostenere l’unica risorsa che il paese puo’ mettere in campo per avviare il cambiamento e portare a un governo di miglioramento della qualita’ della vita”. Lo dice l’europarlamentare Enrico Gasbarra, intervenendo al seminario sui cattolici e la politica di Orvieto. “E’ arrivato il momento- aggiunge Gasbarra- per costruire nuovi pezzi di storia e mettere insieme persone che hanno in comune un sentire. Va bene allora cercare di dialogare con gli amici che stanno piu’ a sinistra. Ma io vedo un grande vuoto al centro. Bisogna pensare anche ai milioni e milioni del ceto medio. E superare berlusconismo e antiberlusconismo. E in questo Matteo Renzi e’ punto di riferimento”. Gasbarra aggiunge che “bisogna guardare al 40 per cento che ha creduto nella sfida per il cambiamento del paese. E a questo deve guardare anche il Ppe di Tajani”.


BOCCI: CON RENZI PER GOVERNARE, CONTAMINARSI GUARDANDO AL FUTURO

“Se non ci fosse stato il Pd avremmo avuto un’Italia che sceglieva una strada diversa rispetto al progetto della nostra Europa”. Lo dice il sottosegretario all’interno Gianpiero Bocci. Le elezioni, spiega Bocci, saranno “una battaglia non semplice. Ma proprio per questo c’e’ bisogno di uomini e donne che non credono alla politica come slogan, slogan che mascherano l’assenza di un progetto di governo. Conoscenza, competenza e capacita’ di avere una forte cultura di governo: questo serve. Governare e’ un’altra cosa rispetto a una campagna elettorale che per alcuni dura tutta la legislatura”.

Bocci conclude: “In queste ore stiamo tentando di dare una nuova legge elettorale agli italiani ma soprattutto che sia capace di dare all’Italia un governo che sia capace di governare. Non so se questo tentativo riuscira’ a superare le difficolta’ parlamentari. So che ancora una volta e’ stato il Pd ad assumere l’iniziativa“.

Guardando alle elezioni, Bocci sottolinea che “al di la’ delle simpatie e delle antipatie abbiamo un segretario del partito che ha tutti i requisiti per far volare il progetto del Pd. Ma non basta un grande leader. Noi non vogliamo guardare al nostro passato ma vogliamo costruire il nostro futuro. E’ importante contaminarsi. Orvieto non e’ mai stata banale. Orvieto e’ stata la premessa all’Ulivo, ad esempio. Questa volta il Pd si assumera’ l’onere e l’onore di governare per 5 anni l’Italia. Noi abbiamo tutte le condizioni per poterlo fare. Matteo Renzi e’ il leader giusto che lo puo’ fare. Saremo ancora una volta per altri 5 anni protagonisti della storia politica del nostro paese”.

dal nostro inviato Alfonso Raimo, giornalista professionista

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