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La promessa di Bonaccini: “Spegneremo gli inceneritori”

Gli inceneritori in Emilia Romagna sono otto, "troppi" dice il presidente della Regione

Pubblicato:30-09-2015 09:55
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:35

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BOLOGNA – Otto inceneritori in Emilia-Romagna sono troppi. “Non sono congrui ai bisogni di questa regione” e per questo “li spegneremo uno alla volta”. Rinnova l’impegno il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, questa mattina in Assemblea legislativa durante la discussione sulla nuova legge sui rifiuti. “Spegneremo qualche inceneritore, senza demagogia ma col buonsenso– afferma Bonaccini in aula- aumentando il riciclo e la differenziata, otto non saranno più congrui ai bisogni di questa regione”. Ma non basta. “Vogliamo tendere anche dopo il 2020 a spegnere i rimanenti, uno alla volta”, mette in chiaro Bonaccini. La nuova legge sui rifiuti e l’economia circolare prevede la riduzione tra il 20 e il 25% della produzione di immondizia pro capite, l’aumento dei rifiuti avviati al riciclo e il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata. Previsti anche incentivi per i Comuni virtuosi, perché “vogliamo sollecitare tutti i territori a questo sforzo”.

Inceneritore

Insomma, “facciamo un investimento grande e più forte sulla riduzione dell’inquinamento in questa regione”, rivendica il presidente, che tende la mano all’M5s. “Mi aspetto un voto a favore- afferma Bonaccini in aula- altrimenti non capirei la coerenza: su alcuni punti siamo in sintonia”. Tra gli obiettivi della legge, oltre allo spegnimento progressivo degli inceneritori, anche la chiusura di quasi tutte le discariche, tranne quelle necessarie per i rifiuti speciali. Nel complesso, si tratta di “un’operazione seria, ambiziosa, non banale né facile da realizzare- sostiene Bonaccini- vogliamo tendere a risultati inediti per questa regione”, con una legge che vuole essere anche “un contributo per altre Regioni oggi in difficoltà”.


di Andrea Sangermano

Giornalista professionista

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