NEWS:

Traghetto urta molo del porto di Olbia. Vigili del fuoco: “Grave che non ci sia nostro presidio”

Il distaccamento dei Vigili del fuoco per i servizi antincendio e di soccorso è stato tolto nel 2014

Pubblicato:30-06-2017 15:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:29

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Piccolo incidente (e un bel po’ di spavento) per i passeggeri della nave Cruise Smeralda della compagnia Grimaldi ieri sera durante la manovra di attracco nel porto di Olbia, in Sardegna: il traghetto, che proveniva da Livorno, ha urtato la banchina del molo 4. A bordo c’erano 800 passeggeri  che si sono spaventati a causa del forte scossone che ha avuto la nave nel momento di contatto col molo. Lo sbarco è poi avvenuto regolarmente. Lievi danni per la poppa della nave, che dopo lo sbarco è ripartita per Livorno con alcune ore di ritardo, dopo i necessari controlli.

CONAPO ATTACCA: IRRESPONSABILE LASCIARE PORTO OLBIA SENZA VIGILI FUOCO

“Con un decreto del 2014 firmato dall’allora ministro dell’interno Angelino Alfano, il governo ha deciso che il porto di Olbia doveva restare senza un servizio nautico dei vigili del fuoco nonostante l’elevatissimo traffico, cancellando le precedenti decisioni che prevedevano uno specifico distaccamento per i servizi antincendi e di soccorso. A questo si aggiunge il depotenziamento del nucleo sommozzatori di Sassari che a causa dei tagli è ora operativo solo di giorno mentre di notte i sommozzatori devono partire da Cagliari con tempi di circa 4 ore per intervenire. La sicurezza è stata messa in secondo piano rispetto alle esigenze di bilancio, una decisione irresponsabile che va rivista urgentemente”. A dirlo è Pietro Nurra, segretario per Sassari e Olbia del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, in riferimento all’incidente della nave Cruise Smeralda della compagnia Grimaldi avvenuto in fase di attracco al porto di Olbia.


“E’ impensabile che un porto di grandissima rilevanza come quello Olbiese- spiega il sindacalista del Conapo- non sia dotato di un distaccamento navale dei vigili del fuoco per la pronta risposta agli incendi di navi e imbarcazioni e per il concorso nelle operazioni di soccorso in mare. Servizio dei vigili del fuoco che risulterebbe utile anche al porto di Golfo Aranci, alla flotta di pescherecci con tutto l’attiguo traffico diportistico dei vari porti turistici da Marinedda a Porto Cervo e all’importante traffico sviluppato a Santa Teresa che collega l’isola con la Corsica”.

Questa volta è andata bene che l’incidente non ha avuto conseguenze gravi ma in caso di naufragio sarebbe stato importantissimo avere anche i vigili del fuoco nautici e sommozzatori pronti ad intervenire, costa Concordia docet: se non fossero prontamente intervenuti anche i vigili del fuoco il numero delle vittime sarebbe stato più alto. E se a seguito dell’urto si fosse sviluppato un incendio a bordo? I politici ascoltino questo nostro appello e non mettano la testa sotto la sabbia, non aspettiamo di chiudere la stalla quando i buoi sono scappati”, conclude Pietro Nurra. La questione sollevata dal sindacato Conapo è stata oggetto nel maggio scorso anche di un’interrogazione parlamentare da parte dell’ onorevole Gian Piero Scanu del partito democratico, con richiesta al ministro delle infrastrutture e dei trasporti e al ministro dell’interno “di assumere iniziative per l’istituzione ad Olbia di un presidio nautico notturno fisso dei vigili del fuoco dotati di uomini e mezzi specialisti per l’estinzione degli incendi e per il soccorso in mare”, interrogazione a quanto pare ancora in attesa di risposta.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it