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FOTO | Mercatone Uno, i lavoratori protestano in tutta Italia

Sit-in a Imola, davanti alla sede storica. Manifestazioni anche a Bari e in Salento

Pubblicato:30-05-2019 13:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20
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ROMA  – Al Ministero dello Sviluppo economico, oggi, nuovo tavolo sulla situazione di Mercatone Uno. Intanto in tutta Italia si moltiplicano le proteste dei lavoratori. 

IDEA DAL SIT-IN DI IMOLA: CORDATA COI FORNITORI PER RILEVARLO

Una cordata di imprese che coinvolga direttamente le aziende fornitrici per rilevare e salvare Mercatone Uno. E’ la proposta che i lavoratori della stessa Mercatone Uno, oggi in presidio davanti alla sede storica di Imola, lanciano all’indirizzo del ministero dello Sviluppo economico che oggi a Roma riunisce un nuovo tavolo sulla crisi di Mercatone allargato proprio ai fornitori che temono di essere anche lavoro travolti, come i 1.800 dipendenti, dal fallimento di Shernon.

“E’ una giornata importante: a Roma si riunisce il tavolo ministeriale con i fornitori di Mercatone e a Bologna, in Regione, si tiene una riunione per cercare di dare continuità al reddito dei lavoratori- dice Stefano Biosa, della Filcams-Cgil dal presidio di Imola- noi chiediamo che ci sia un intervento del ministero in tempi brevi e già da oggi lo stesso ministero dello Sviluppo proponga di provare a organizzare una cordata di cui fanno parte anche le aziende fornitrici provare a salvar questa azienda. Siamo tutti nella stessa barca e con uno sforzo congiunto potremmo salvare posti di lavoro e aziende legate al gruppo Mercatone”, che altrimenti rischiano di restare danneggiate dal fallimento.


“Il ministero deve farsi garante di questo processo”, di una soluzione ‘industriale’, perché la vicenda Mercatone “non si risolve nelle aule del tribunale fallimentare”, rimarca Biosa. Far rilevare e acquistare Mercatone, magari appunto con il coinvolgimento delle aziende che lo rifornivano, “è l’unico modo per salvare posti di lavoro diretti e indiretti, per non trascinare nel baratro anche decine e decine di piccole aziende artigiane”, insiste il sindacalista della Cgil. Per mantenere alta la pressione su Mercatone, lunedì prossimo i sindacati incontreranno a Bologna i parlamentari del Pd che si sono interessati della vertenza. Nel frattempo a Imola il sit-in dei dipendenti, ci sono quelli della sede più altri dei negozi, si è tramutato in corteo spontaneo.

LA PROTESTA IN PUGLIA 

Da Bari al Salento, lo slogan scandito dai lavoratori delle sedi pugliesi del Mercatone uno sintetizza la loro richiesta: rivogliono il lavoro. Sono in presidio a Bari, Terlizzi, Surano, San Cesario e con loro ci sono anche i lavoratori dell’indotto, come i dipendenti delle ditte per le pulizie.

Sono 266 i dipendenti degli stabilimenti pugliesi chiusi per fallimento senza preavviso dallo scorso 22 maggio. Lavoratori e sindacato chiedono che siano accelerate le procedure di cassa integrazione e che vengano cercati e trovato investitori in grado di salvare l’azienda. “Vogliamo avere certezze sul nostro futuro”, dicono i lavoratori.





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