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Rixi condannato, si dimette da viceministro. Salvini: “Accetto per tutelare governo”

La vicenda delle 'spese pazze' porta a Rixi una condanna a 3 anni e 5 mesi in primo grado, a cui si aggiunge l'interdizione perpetua dai pubblici uffici. Lui: "Mai commesso reati"

Pubblicato:30-05-2019 11:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:20

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GENOVA – Edoardo Rixi condannato a tre anni e cinque mesi di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. E’ la sentenza pronunciata dal giudice Giuseppe Dagnino della seconda sezione penale del Tribunale di Genova, nell’ambito del processo sulle spese dei consiglieri regionali liguri dal 2010 al 2012, quando l’attuale viceministro ai Trasporti, oggi non presente in aula, era capogruppo della Lega.

Il procuratore aggiunto Francesco Pinto aveva chiesto tre anni e quattro mesi di reclusione per peculato e falso, a vario titolo. Il processo riguarda anche altri 19 consiglieri che si sarebbero fatti rimborsare spese private con soldi pubblici, spacciandole per attività istituzionali.

A Rixi sono state contestate spese proprie non congrue per circa 20.000 euro, tra vitto e viaggi. Al leader del Carroccio ligure è stata contestata anche la mancata vigilanza su 36.000 euro di spese del gruppo consiliare, a cui si aggiungono 9.400 euro dell’attuale senatore Francesco Bruzzone e 42.000 euro di Maurizio Torterolo, che ha già patteggiato due anni. Infine, 688 euro perché avrebbe presentato spese “in conto terzi”.


Una parte delle somme è stata restituita da Rixi ma questo, per il pm, non cancellava eventuali responsabilità. Il legale del viceministro, l’avvocato Maurizio Barabino, dopo aver chiesto l’assoluzione, aveva proposto in alternativa la condanna per indebita percezione di erogazioni pubbliche, reato che sarebbe già stato prescritto.

RIXI: MI SONO GIÀ DIMESSO, MA CONTO SULL’ASSOLUZIONE

“Sono tranquillo. Ho sempre agito per il bene degli italiani. Conto sull’assoluzione perché non ho mai commesso alcun reato, ma per l’amore che provo per l’Italia e per non creare problemi al governo ho già consegnato nelle mani di Matteo Salvini le mie dimissioni“. Lo dice il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi.

SALVINI: ACCETTO DIMISSIONI SOLO PER TUTELARE GOVERNO, MA DA LUI ONESTÀ ASSOLUTA

“Ringrazio Edoardo Rixi per l’incredibile lavoro svolto fino ad ora. Da tempo ho nelle mani le sue dimissioni, che accetto unicamente per tutelare lui e l’attività del governo da attacchi e polemiche senza senso”. Così Matteo Salvini. “Oggi stesso lo nomino responsabile nazionale trasporti e infrastrutture della Lega, riconoscendogli capacità e onestà assolute”, aggiunge.

Salvini aggiunge un post scriptum: “Io rispetto le sentenze e conto su una assoluzione a fine processo, ma trovo incredibile che ci siano spacciatori a piede libero, e sindaci, amministratori e parlamentari accusati o condannati senza uno straccio di prova“.

AVVOCATO RIXI: CONVINTO INNOCENZA MIO ASSISTITO

 “Non rilascio commenti. Leggeremo le motivazioni della sentenza. Sono sereno perché sono convinto dell’innocenza del mio assistito. Bisogna leggere la sentenza e quando la sentenza andrà in giudicato, come sempre”. Lo dice l’avvocato di Edoardo Rixi, Maurizio Barabino, al termine della sentenza di condanna, prima di sapere delle dimissioni dello stesso Rixi.

Che cosa succede dal punto di vista politico? “Io non faccio il politico, faccio l’avvocato”. E per la sospensione prevista dalla legge Severino? “Vedremo”, conclude l’avvocato.

ROTONDI: RIXI GENTILUOMO, APPELLO RIBALTERÀ SENTENZA

“Solidarietà assoluta a @edorixi che si conferma un gentiluomo dimettendosi dopo una condanna in primo grado fondata su una interpretazione pregiudiziale delle norme relative ai rimborsi delle regioni. In appello la sentenza sarà ribaltata”. Lo scrive su Twitter Gianfranco Rotondi, presidente della federazione Dc e vicecapogruppo vicario di Fi alla Camera.

CONDANNATO ANCHE IL SENATORE BRUZZONE: 2 ANNI E 10 MESI

Il senatore della Lega Francesco Bruzzone condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione nell’ambito del processo sulle spese irregolari dei consiglieri regionali liguri dal 2010 al 2012. La sentenza, come quella di Rixi, è stata pronunciata dal giudice Giuseppe Dagnino di Genova.

Bruzzone, oggi non presente in aula, è stato anche interdetto dai pubblici uffici fino al termine della pena. Per lui anche la confisca di 5.693 euro o, qualora non fosse disponibile per intero, di beni fino a 1.931,50 euro. Il procuratore aggiunto Francesco Pinto aveva chiesto 2 anni e 3 mesi.

RIXI E BRUZZONE PER ORA RESTANO IN CAMERA E SENATO

Niente sospensione dal Parlamento per i leghisti Edoardo Rixi, dimessosi dall’incarico di viceministro, e Francesco Bruzzone. Per il deputato e il senatore liguri le sospensioni previste dalla legge Severino scatteranno, infatti, solo dopo che la sentenza sarà passata in giudicato, ovvero dopo la Cassazione. La prescrizione dovrebbe scattare nel 2021. Diverso, invece, il destino di altri tre amministratori pubblici liguri condannati: Matteo Rosso, consigliere regionale, Marco Melgrati, sindaco di Alassio, Franco Rocca, sindaco di Zoagli, e Gino Garibaldi, neoletto sindaco di Cogorno. Sempre per la legge Severino, i quattro saranno sospesi dagli incarichi. Rosso è stato condannato a 3 anni, 2 mesi e 15 giorni ed ha subito l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Per Melgrati la condanna è a 2 anni, 11 mesi e 15 giorni e interdizione dai pubblici uffici fino a fine pena. Rocca è stato condannato a 2 anni e 1 mese più interdizione dai pubblici uffici fino a fine pena. Garibaldi, infine, è stato condannato a 2 anni e 10 mesi e interdizione dai pubblici uffici fino a fine pena.

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