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A Bologna nasce il Guasto Village, arte e drink fino all’1

Le attività rimarranno aperte sette giorni su sette dal 15 giugno al 30 settembre, dalle 18.30 all'una

Pubblicato:30-05-2017 16:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

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BOLOGNA – Via del Guasto, largo Respighi, piazza Verdi: tre luoghi tra i più “caldi” della zona universitaria di Bologna, spesso al centro delle cronache per le polemiche sul degrado e la sicurezza, che ora il Comune tenta di rilanciare con il progetto “Guasto village” all’insegna dell’arte, della cultura, dell’intrattenimento e della ristorazione di qualità. L’iniziativa è stata presentata oggi dal sindaco Virginio Merola e dagli assessori coinvolti. Guasto Village, inserito nel cartellone estivo Best e collegato con il progetto Rock, sarà gestito dal Teatro comunale in collaborazione con l’associazione Peacocklab e una serie di altre realtà operanti nel contesto bolognese. Nell’area interessata compariranno luminarie ed architetture temporanee, sotto forma di container, che ospiteranno attività culturali e commerciali. Le attività rimarranno aperte sette giorni su sette dal 15 giugno al 30 settembre, dalle 18,30 all’una. In piazza Verdi, inoltre, ogni lunedì arriveranno i gazebo dell’associazione Campi Aperti per allestire un mercato composto da circa 25 produttori biologici a chilometro zero (i banchi, dunque, si sposteranno rispetto all’attuale collocazione in piazza Scaravilli). La sperimentazione, che ha già ottenuto l’ok della Soprintendenza, costerà 60.000 euro che il Comune erogherà al Teatro. Per Palazzo D’Accursio si tratta di “un modo alternativo alla logica di ordine pubblico con cui è stata affrontata finora l’inaccessibilità e l’insicurezza di questa parte di città”. E l’idea è che la sperimentazione possa diventare qualcosa di più. “Occupare il vuoto non sarà un evento sporadico: il concept infatti- spiega l’amministrazione- è una prima esperienza che, pur limitata al periodo estivo, può essere una base per future azioni di questo genere”.

Il “villaggio” si svilupperà attorno a dieci container ed un’edicola, con l’aggiunta di tavolini e sedie. Tre contenitori saranno dedicati all’arte, con mostre di artisti italiani ed internazionali. L’edicola aprirà in piazza Verdi, per dar spazio all’editoria indipendente. Un altro container diventerà una “biblioteca degli oggetti“, pensata per il riuso e il riciclo. Cinque i container dedicati al bere e al mangiare: due offriranno birre artigianali, soft drink e cocktail; tre saranno temporary bistrò incentrati sul biologico e sul chilometro zero. Un ulteriore container sarà animato da Radio Città del Capo con dirette, podcast e trasmissioni live per raccontare l’estate in zona universitaria. La radio sarà trasmessa in filodiffusione in tutta la zona e il container ospiterà anche un negozio di vinili, mentre non si prevedono concerti. Infine, la zona del Guasto sarà invasa dal “guerrilla gardening“, in collaborazione con studi di architettura e associazioni specializzate nella cura di vivai urbani. La zona “verrà delimitata durante le ore della manifestazione e poi chiusa”, spiega Carlo Di Gaetano di Peacocklab, utilizzando “cancelli temporanei ma non invasivi”. Ci sarà un “servizio di guardiania e controllo costante”, aggiunge Di Gaetano, sottolineando che l’obiettivo del progetto è “mandare un messaggio di riqualificazione tramite un mix di attività culturali e somministrazione di bere e mangiare”: con cibo e bevande “di qualità”, perchè “ci aspettiamo di alzare il livello della frequentazione della zona”.

E’ così che nascerà una sorta di “distretto estivo”, sottolinea l’assessore alla Promozione della città, Matteo Lepore, con l’idea di dar vita ad uno “spazio all’aperto che sia presidiato”. L’idea è “creare una gestione di quella zona perchè riteniamo sia il cuore dello spaccio e delle problematiche” che si vivono lì, aggiunge l’assessore. Il nucleo del progetto è avviare “un’attività di presidio, di coinvolgimento e di dialogo”, continua Lepore: “La scommessa è che quello diventi un luogo frequentabile, anzi il più bello della zona universitaria“. Lepore ringrazia la Soprintendenza, che “in tempi davvero celeri ha accettato la sfida”, assicurando che i container avrano un “profilo estetico di grande qualità. L’esempio potete trovarlo in tantissime città europee”. Poi c’è lo sbarco di Campi Aperti in piazza Verdi, “che premia la loro attività, ne riconosce il valore e va nella logica dell’autogestione e della condivisone degli spazi”, sottolinea l’assessore. Il tutto “va nella direzione di rendere gli spazi abitabili e lasciare la relazione come risultato”, aggiunge l’assessore alla Cultura, Bruna Gambarelli: in questo senso Guasto Village “si integra perfettamente con il disegno complessivo sull’estate”. Intanto, l’amministrazione ha condiviso con il quartiere Santo Stefano la “chiusura temporanea” della scala che da via del Guasto fa accedere al giardino, spiega l’assessore alla Lotta al degrado, Riccardo Malagoli: questo in attesa dell’annunciato consolidamento del muro. Poco lontano, poi, c’è Palazzo Bentivoglio con il ritorno dei rifiuti lungo la seduta esterna dopo la rimozione delle transenne. I residenti “stanno provando a proporre altre soluzioni alla Soprintendenza e attendiamo gli sviluppi”, afferma Malagoli.


di Maurizio Papa, giornalista professionista

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