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A Bologna un cittadino brontola sulla movida e il sindaco perde la pazienza/VIDEO

Un cittadino oggi ha fermato il sindaco Merola in piazza Nettuno per lamentarsi degli schiamazzi delle serate estive al Cavaticcio

Pubblicato:30-05-2017 11:16
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:17

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BOLOGNA – Il cittadino si lamenta del fracasso notturno che movimenta le notte di chi vive vicino al parco del Cavaticcio e il sindaco di Bologna, Virginio Merola, perde la pazienza. Il siparietto a toni alti è andato in scena stamattina in piazza Nettuno, dove il sindaco si trovava per partecipare ad un’iniziativa in strada promossa dall’Agenzia delle entrate. Il cittadino che si è avvicinato al sindaco spiega di chiamarsi Giovanni Cimminiello: le sue lamentele riguardano le serate estive al Cavaticcio. “Abbiamo limitato la musica alle 23,30”, è la risposta del sindaco. Ma l’uomo insiste: “Ma uno che va a lavorare che deve fare?“. E Merola: “Deve capire che vive in una città con tante persone che vogliono stare all’aperto, non sotto casa loro”. Il sindaco aggiunge: “Io abito in un posto come tutti voi, ma le regole sono quelle”. Al di là dell’orario della musica, però, Cimminiello chiede che il parco chiuda prima, perchè “ogni sera ci sono chioschi che vendono birra e si chiudono i cancelli all’una o alle due”. Merola sbotta: “E chiudiamo tutto e andiamo tutti in rovina“. Il problema “lo stiamo affrontando, manderemo tutti i controlli per far rispettare gli orari”, assicura il sindaco. Ma il cittadino non indietreggia: “Le ho scritto l’anno scorso e non abbiamo neanche avuto risposta”. E Merola: “Adesso vediamo se non ve l’abbiamo data, è un continuo di domande e risposte”. Sarà, ma “interesseremo il difensore civico della Regione”, dice Cimminiello.

Merola prova a tenere il punto: “Abbiamo ridotto le iniziative e bloccato la musica alle 23.30. Ci sono migliaia di persone in questa città, bisogna che tutti ci diamo una mano”. E poi: “Quando sono migliaia le persone, bisogna capire che sono migliaia”. Cimminiello continua a controbattere e allora Merola riperde la pazienza: “Ho capito”, le persone “me le porto io sotto casa”. Ma il cittadino: “Se la votiamo, vogliamo che rispetti il programma“. Il tono della voce di Merola, a quel punto, si fa decisamente alto: “Lo schiamazzo di migliaia di persone non è una cosa che si risolve con l’ordine pubblico, se mi chiede le cose impossibili io le dico che non è possibile“. Ciminiello insiste ancora sul tema della chiusura dei cancelli del Cavaticcio e Merola va via così: “Chiudiamo i cancelli a mezzanotte e vediamo dove vanno questi, va bene, facciamo l’esperimento”.


 di Maurizio Papa, giornalista professionista

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