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Mafie, parte civile processo Aemilia costa alla Regione Emilia-Romagna 460.000 euro

La Regione ha chiesto un risarcimento di un milione di euro. Nell'aprile 2016 il giudice le ha riconosciuto una prima provvisionale di 600.000 euro.

Pubblicato:30-03-2017 11:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:04

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BOLOGNA – Mentre il maxi-processo Aemilia prosegue su due fronti, il dibattimento a Reggio Emilia e l’appello contro le prime sentenze a Bologna, arriva in viale Aldo Moro la nuova parcella dell’avvocato Alessandro Gamberini, ingaggiato dalla Giunta Bonaccini per patrocinare la costituzione di parte civile della Regione nel giudizio contro la ‘ndrangheta in Emilia-Romagna. La Corte d’Appello di Bologna, si spiega in una delle delibere approvate ieri dalla Giunta regionale, “ha già fissato l’appello prevedendo 33 udienze” per prendere in esame il ricorso presentato dai 58 imputati condannati con rito abbreviato il 22 aprile 2016 dal gup Francesca Zavaglia, nella prima parte del processo che si è celebrata a Bologna l’anno scorso. Già per quella fase, Gamberini presentò alla Regione un preventivo di 83.550 euro, a cui ora si aggiunge la parcella per il giudizio d’appello, che ammonta a 58.802 euro. Per la fase dibattimentale svolta davanti al Tribunale di Reggio Emilia, invece, l’avvocato presentò alla Regione un preventivo per il 2016 di 171.034 euro. Per quest’anno, invece, “si prevede possano essere più di 80 udienze“, si legge in una seconda delibera di Giunta, quindi la parcella di Gamberini è calcolata in 144.262 euro.

In totale, per la costituzione di parte civile la Regione finora ha messo in conto di spendere circa 457.650 euro (tutte le cifre sono lorde) solo per il legale. A questa cifra si aggiungono poi gli 1,2 milioni di euro di finanziamento che viale Aldo Moro ha concesso per allestire le due aule bunker per il processo, prima a Bologna e poi a Reggio Emilia. In qualità di parte civile, la Regione aveva chiesto un milione di euro di risarcimento danni. Alla sentenza di rito abbreviato a Bologna, nell’aprile 2016, a viale Aldo Moro fu riconosciuta una provvisionale di 600.000 euro.


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