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Sociale, dalla Regione 12 milioni per la lotta alla povertà

PERUGIA - Per supportare il Piano nazionale per la lotta

Pubblicato:30-03-2016 14:03
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:28

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palazzo-della-regione-2 UMBRIAPERUGIA – Per supportare il Piano nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale, al fine di contrastare il fenomeno della povertà e supportare i nuclei familiari più a rischio, previsto dal Governo con la legge di stabilità 2016, la Regione dell’Umbria metterà a disposizione ulteriori dodici milioni di euro che saranno reperiti dai fondi Por Fse 2016-2020. Lo ha deciso la Giunta Regionale, su proposta del vicepresidente ed assessore alle politiche sociali Fabio Paparelli. La delibera è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, dalla presidente Catiuscia Marini e dal vicepresidente Fabio Paparelli.
Si tratta di uno dei provvedimenti centrali della nostra azione di governo in questa legislatura – hanno dichiarato Marini e Paparelli -. E’ la prima risposta organica, integrata, organizzata e dunque seria nella lotta alla povertà che sta affliggendo il nostro Paese e la nostra Regione. L’azione che mettiamo in atto va ad integrare, coordinandosi con essa, la misura approvata dal Governo nazionale. I fondi che destiniamo però vogliono anche cercare di fare qualche passo in avanti in più e per questo li abbiamo legati maggiormente alla formazione professionale ed al tirocinio aziendale dei soggetti che saranno coinvolti. Vogliamo insomma cogliere questa occasione – hanno concluso la presidente Marini ed il vicepresidente Paparelli – per consentire l’inizio di un nuovo percorso lavorativo che dia prospettive di stabilità e di autonomia alle famiglie in difficoltà. Non un mero contributo assistenziale dunque, ma un sostegno concreto e speriamo efficace per aprire il mondo del lavoro a famiglie che non riescono ad entrarci e, per questo, abbiamo anche destinato 1.400.000 euro per le imprese che parteciperanno attivamente alla realizzazione di questi progetti”.
 Il Sistema per l’inclusione attiva (SIA), così come approvato a livello nazionale, prevede l’erogazione di un sussidio economico alle famiglie con minori in condizioni di povertà con un indicatore ISEE pari o inferiore a 3.000 euro. Il contributo economico, erogato attraverso una attività di profilazione effettuata da INPS, è calcolato in base una serie di indicatori economici e patrimoniali riferiti al nucleo famigliare. Il contributo, erogato per 12 mesi, viene quantificato su base di 80 euro mensili a componente del nucleo familiare e va da un minimo di 160 euro per un nucleo familiare formato da due componenti, fino a raggiungere un massimo di 400 euro mensili per un nucleo familiare formato da cinque o più membri. L’erogazione del sussidio economico è subordinato all’adesione, da parte del richiedente, ad un progetto di attivazione sociale e lavorativa. L’azione dovrebbe raggiungere circa 1.500 persone.

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