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Sociale, Sclocco: “Piano sociale sarà rivoluzionario”

PESCARA - La Regione Abruzzo sta redigendo, attraverso un percorso partecipato,

Pubblicato:30-03-2016 13:44
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:28

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sclocco-620x413PESCARA – La Regione Abruzzo sta redigendo, attraverso un percorso partecipato, il Piano sociale regionale 2016-2018. A tal proposito, l’assessore al Sociale, Marinella Sclocco, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta, questa mattina, a Pescara, in Regione, ha presentato alcuni dati del Profilo sociale regionale e le principali innovazioni previste nella bozza di Linee Guida del nuovo Piano sociale.

   “Sarà un Piano sociale rivoluzionario – ha affermato Marinella Sclocco -per il metodo altamente innovativo che abbiamo adottato e che ha visto il coinvolgimento diretto di Istituzioni, associazioni e cittadini in un percorso partito ad ottobre 2014. Un Piano – ha proseguito – che farà compiere all’Abruzzo un salto in avanti di parecchi anni e che rimetterà in campo quelle regole che dovranno garantire qualità dei servizi sia per i cittadini che per i professionisti del settore. La stessa bozza di Piano, che rappresenta il frutto di questo intenso lavoro, – ha sottolineato – la stiamo riconcertando con i territori e non a caso, a breve, sono previsti quattro incontri su base provinciale dopo l’attivazione di una apposita Cabina di regia. Inoltre, stiamo lavorando per far coincidere gli Ambiti sociali con i Distretti sanitari per approdare ad una integrazione che in Abruzzo arriverà a maturazione dopo ben 17 anni”.
   Gli aspetti demografici del Profilo sociale regionale mettono in evidenza una popolazione che in Abruzzo raggiunge 1 milione 327 mila abitanti con un tasso di crescita naturale di – 3,9 abitanti ogni mille per anno (quindi, in Abruzzo si perdono 4 abitanti ogni mille l’anno)e un indice di vecchiaia di 179,5 punti su mille (in 10 anni è cresciuto di 23 punti). Le famiglie sono 554.710 con 2,4 componenti medi mentre gli stranieri sono 86.245, pari al 6,5% del totale della popolazione (media italiana 8,2%). In una proiezione futura che arriva a considerare l’anno 2035, emerge che la popolazione anziana crescerà del 40,4% e la popolazione 0-18 diminuirà del 5,1%. La popolazione straniera aumenterà, invece, del 116%. Tre saranno le diverse tipologie di Abruzzo Sociale: una Città diffusa nel centro nord costiero (1/3 dell’intera popolazione bruzzese vive nel 10% del territorio regionale), un Cuore verde nella zona interna (bassa densità – età media elevata – scarso ricambio generazionale) ed un “Altro Sud” nell’area ovest (dati più vicini alle regioni del Mezzogiorno – nuclei numerosi con buon ricambio generazionale – dati negativi del mercato del lavoro).
   Il quadro dei bisogni sociali e di salute tiene conto di queste cifre: persone con disabilità: 5,6% della popolazione, pari a 74.568 persone; Studenti con disabilità: 6.241. Indennità di accompagnamento erogate nel 2014: 53.090 (di cui circa 40.000 ad anziani). Pensioni di invalidità erogate nel 2014: 24.169. Anziani con disabilità: 19% del totale Anziani a rischio di disabilità: 19%; Anziani a rischio di malattia cronico-degenerativa: 24%. In relazione poi alla povertà ed all’esclusione sociale, la bozza del nuovo Piano registra il dato secondo cui più del 12% delle famiglie abruzzesi vive al di sotto della soglia di povertà. Inoltre, 350.000 persone (1/4 della popolazione) è a rischio di povertà, 118.932 sono le persone con grave situazione di deprivazione materiale 51.177 sono i bambini abruzzesi in situazione di povertà 18.349 sono i bambini con grave deprivazione materiale (dato quasi triplicato negli ultimi 15 anni).
In conclusione, l’assessore Sclocco ha sottolineato che “gli obiettivi generali del Piano sono quelli di ritardare l’insorgenza della non autosufficienza, di incrementare il tasso di natalità, di ridurre il tasso relativo all’insorgenza di malattie croniche e invalidanti, di ridurre il numero dei giovani privi di lavoro, di diminuire il numero delle violenze, di ridurre il numero di famiglie in situazione di povertà e di persone con grave deprivazione“. Inoltre, si punta a rafforzare la rete sociosanitaria di cura ed a ritardare la progressione delle malattie così come ci si prefigge di sviluppare una rete di servizi per la disabilità in grado di avviare anche in Abruzzo l’applicazione della Convenzione ONU in tutti i suoi aspetti (servizi di cura, lavoro, partecipazione sociale, inclusione, abitazione, vita indipendente). In sostanza, la bozza delle linee guida disegna un quadro molto rinnovato del sistema di programmazione delle politiche sociali, recuperando i ritardi accumulati rispetto alle altre Regioni; i Comuni assumono maggiori responsabilità nella strategia e più autonomia di programmazione.
   Il Piano sociale di ambito diventa lo strumento unitario di programmazione, superando la parcellizzazione e l’integrazione sociosanitaria viene realizzata a livello istituzionale con strumenti vincolanti di attuazione. Intanto, venerdì 1 aprile, a Pescara, presso l’auditorium petruzzi, in via delle Caserme, avrà luogo la conferenza di presentazione e condivione del profilo sociale e del documento strategico “Verso il nuovo Piano sociale regionale” mentre sono previsti quattro tavoli di partecipazione per la programmazione del nuovo Piano sociale regionale. Si comincia, con l’appuntamento di Chieti di lunedì 4 aprile (ore 16.00 sala consiliare della Provincia) e si prosegue con L’Aquila (martedì 5 ore 10.00 auditorium della Regione), Teramo (mercoledì 6 ore 10.00 sala polifunzionale della Provincia) e Pescara (mercoledì 6 ore 15.00 sala consiliare del Comune).

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