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Renzi apre la direzione del Pd: basta discutere sull’Italicum, ora il voto

Il premier: Grillo sciacallo, si butta su tutto anche con dichiarazioni di indecoroso gusto.

Pubblicato:30-03-2015 15:00
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:13

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RENZI ALLA FESTA DELL'UNITÀ, IL PUNTO TRA GOVERNO E PARTITO“Vi chiedo che questa sia l’ultima direzione del Pd in cui si discute di legge elettorale. Poi è opportuno che il gruppo alla Camera si riunisca e decida in mertito se lo riterrà. Chiedo oggi un voto sulla legge elettorale come ratifica di ciò che abbiamo fatto e coma mandato per i prossimi mesi”. E’ quanto ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, aprendo questo pomeriggio, in camicia bianca, la direzione del Pd.

“Nel 2013 il Pd ha pagato l’esperienza bruciante di una legge elettorale che non consentiva a chi è arrivato primo di governare”. Ma ora, dice Renzi, “il punto qualificante per cui stiamo facendo le riforme e’ togliere gli alibi alla politica. E’ arrivato il momento di fare pulito dell’elenco degli alibi. E di dire: chi vince, vince, chi vince governa”.

“Non c’è stato qualcuno che ha scelto di staccare la spina al Governo precedente- ha aggiunto Renzi parlando dell’esecutivo Letta e delle difficoltà che trovò proprio sulla riforma elettorale- Il Governo precedente non riusciva ad andare avanti sul percorso delle riforme che dovevano caratterizzare la legislatura. Questo ha stabilito la direzione all’unanimità. L’elemento di difficoltà erano le riforme. L’avvicendamento con il governo Letta, è stato deciso all’unanimità dalla direzione nazionale per l’impantanamento del governo e della legislatura sulle riforme. Una situazione di blocco sublimata dalla discussione sulla legge elettorale”.


“Si era in presenza- ha detto ancora il premier- di un evidente problema: blocco e impantanamento del governo e della legislatura che veniva resa plastica, sublimata, sulla legge elettorale. Siamo partiti di li'”.

Renzi non si è poi risparmiato stoccate su Beppe Grillo, Maurizio Landini e Matteo Salvini. “Oggi Grillo da spauracchio è diventato sciacallo. Si butta su tutto anche con dichiarazioni di indecoroso gusto. Ma è chiaro che ha perso centralità”.

“Quando vedo Landini, alla ottava trasmissione televisiva non sapere da sindacalista, che nella legge di stabilità abbiamo messo misure fondamentali per consentire l’assunzione a tempo indeterminato delle persone- ha aggiunto, appunto, sul segretario della Fiom- allora la politica diventa scontro ideologico. E se gli togli anche la capacità di decidere, la politca è semplicamente una grande rappresentazione mediatica che non ha niente a che fare con la realtà. Se non hai letto la stabilità, è evidente che ti sei trasformato pure te in un soggetto da talk show”.

Smettetela di lamentarvi di Salvini in tv- ha concluso Renzi- più va in tv e più gli italiani lo conoscono. Se la politica non ha attinenza con la realtà e smette di essere vita quotidiana produce personaggi che sono solamente soprammobili da talk tv”.

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