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Tg Riabilitazione, edizione del 30 gennaio 2019

https://youtu.be/wA0BFsbn5UkPOLICLINICO GEMELLI NELLA RETE IRCCS DI NEURORIABILITAZIONELa Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS entra nella Rete IRCCS delle Neuroscienze e

Pubblicato:30-01-2019 13:56
Ultimo aggiornamento:30-01-2019 13:56
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https://youtu.be/wA0BFsbn5Uk

POLICLINICO GEMELLI NELLA RETE IRCCS DI NEURORIABILITAZIONE

La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS entra nella Rete IRCCS delle Neuroscienze e della Neuroriabilitazione. Il più grande network di ricerca italiano fondato nel 2017 dal ministero della Salute per stimolare la collaborazione tra gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. “Tra i propri obiettivi la Rete ha anche quello di promuovere la ricerca scientifico-tecnologica e sostenere lo scambio di dati e risultati scientifici – commenta il presidente, Fabrizio Tagliavini- potrà concorrere a incrementare il contributo alle nostre aree di competenza grazie alla condivisione di sperimentazioni, competenze e risultati clinici per migliorare prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione delle malattie specifiche”. “L’area neuroscienze del Policlinico Gemelli – aggiunge il direttore Paolo Maria Rossini – include tutte le tecnologie neurochirurgiche”.


A TREVISO IL IV CONGRESSO DI ARIR

È iniziato il conto alla rovescia verso il Congresso internazionale dell’Associazione Riabilitatori dell’Insufficienza Respiratoria, ‘La tecnologia al servizio della clinica: suggerimenti dal passato per scommettere sul futuro’, in programma a Treviso dal 21 al 23 marzo prossimi. L’appuntamento, incentrato sulla fisioterapia respiratoria, radunera’ piu’ di 300 tra specialisti del settore e ricercatori provenienti dall’Europa e da ogni parte del mondo per affrontare le sfide dei prossimi anni in campo riabilitativo pneumologico. L’Associazione che da sempre diffonde la cultura della fisioterapia respiratoria in Italia, festeggia quest’anno i 30 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1989. “Una ulteriore occasione per fare un excursus sulla nostra storia, dai primi passi alla definizione del ruolo e della figura del fisioterapista respiratorio in Italia e in Europa”, spiega all’agenzia Dire la presidente dell’Associazione, Marta Lazzeri.

CNR: INTERVENIRE SU ASTROCITI PER ATTIVARE IL CERVELLO MALATO

Il cervello nell’immaginario collettivo è strettamente correlato ai neuroni, eppure negli ultimi decenni è stato dimostrato che la classica visione neurone-centrica delle funzioni e disfunzioni cerebrali è stata ormai sorpassata. Infatti- fa sapere in una nota il Cnr- ciò che rende diverso il nostro cervello da quello di altri mammiferi, non è il numero o la struttura dei neuroni, bensì quella di altre cellule conosciute anche come astrociti. E’ stato dimostrato per la prima volta che gli astrociti, le cellule cerebrali a forma di stella finora considerate passive, possono essere eccitati con uno campo elettrico applicato da un dispositivo organico. Questa forma di eccitazione è importante per il funzionamento dell’attività neuronale nella memoria e nell’apprendimento con possibili ricadute positive per la cura di molte malattie del cervello, come Alzheimer, Parkinson, Ictus ed Epilessia. Il lavoro è stato pubblicato su ‘Advanced Healthcare Materials’.

DA KONICA MINOLTA PROGETTO ROBOT NEGLI OSPEDALI

Tre eccellenze italiane del mondo della ricerca, dell’innovazione e della sanità lavorano insieme per portare i robot negli ospedali, per assistere i pazienti e facilitare il lavoro di medici e infermieri. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Italiano di Tecnologia, il laboratorio di ricerca di Roma di Konica Minolta avvia un progetto di robotica per la cura e l’assistenza dei degenti dell’ospedale ‘Casa Sollievo della Sofferenza’, a San Giovanni Rotondo (Foggia). L’obiettivo è quello di sviluppare e sperimentare tecnologie basate sulla robotica e l’intelligenza artificiale per il settore sanitario, che siano da supporto al lavoro negli ospedali.

UNA SUPER GINOCCHIERA PER LA RIABILITAZIONE A CASA

E’ arrivato ‘Q-Walk’ un dispositivo indossabile prodotto da Quickly Pro e collegato ad una app, che guida la deambulazione del paziente e facilita allo stesso tempo il lavoro dei fisioterapisti. Una sorta di ginocchiera che, con dei segnali luminosi che vengono proiettati sul pavimento, indica al paziente l’esatto punto in cui appoggiare i piedi. Un’idea che permette al soggetto, una volta rientrato a casa, di affrontare il percorso riabilitativo. L’idea è nata da un gruppo di giovanissimi composto da Manuel Rocco, Francesco Rusnati e Niccolò Sala in collaborazione con gli ingegneri dell’Università degli Studi di Bergamo. È indicato, in particolare, per soggetti affetti da disturbi neurodegenerativi, tra cui il Parkinson, che potranno così tornare a camminare in maniera corretta anche in assenza di uno specialista.

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