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L’università Cusano firma l’accordo con l’azienda russa Techpromarma

L'intesa suggellata è il piatto forte della XXVII sessione di lavori della task force italo-russa.

Pubblicato:29-11-2018 19:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:51

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ROMA – L’universita’ Niccolo’ Cusano sigla un accordo quadro di collaborazione di ricerca e sviluppo sui prodotti Oil & gas con l’azienda russa Techpromarma. L’intesa suggellata oltre che dai vertici dell’ateneo e della societa’ anche dal direttore generale del ministero dello Sviluppo Economico, Fabrizio Lucentini, e’ il piatto forte della XXVII sessione di lavori della task force italo-russa.

Nella cornice fiorentina della Fortezza da Basso, l’Unicusano risalta come una delle protagoniste dei rapporti culturali e commerciali lungo l’asse fra Roma e Mosca. Certo, le sanzioni sono uno spettro che aleggia costantemente e comprimono le possibilita’ di intervento, ma le opportunita’ non per questo scarseggiano. Anzi, l’universita’ telematica tenta di esprimere il proprio respiro internazionale, sostanziato dalla presenza di sue filiali in Francia, Gran Bretagna e Spagna, e di portare un po’ di made in Italy in terra moscovita. Del resto, la necessita’ di rinnovare i segmenti piu’ obsolescenti dell’apparato produttivo russo apre degli spazi. Una ulteriore risposta potrebbe arrivare nel tessuto produttivo petrolifero con l’accordo raggiunto oggi.


L’universita’ ha una fabbrica che produce delle valvole per gli impianti Oil & gas, e puo’ contare su una responsabile dei rapporti internazionali nata in Russia: Maria Asatrian Pompei. Il disegno complessivo che emerge e’ di una realta’ in grado di portare le eccellenze italiane oltre confine, anche cercando di trovare delle soluzioni all’ostacolo rappresentato dalle sanzioni. “Attualmente- spiega Asatrian- una societa’ partecipata dal nostro ateneo in Russia ha acquistato una fabbrica dove fa esperimenti e produce beni alimentari tipicamente italiani, perche’ vogliamo portare il sapore dell’Italia ai consumatori russi”. La visione globale si traduce concretamente anche nel gruppo di lavoro italo-russo.

“Sono 16 anni che esiste questa task force, e sono 12 anni che esiste l’Unicusano- ricorda Stefano Ranucci, direttore generale operativo di Unicusano-. Quindi, l’universita’ e’ piu’ giovane di questa iniziativa, ma sicuramente e’ molto aggressiva nella ricerca tanto da realizzare un’innovazione” col miglioramento, previsto nell’accordo sottoscritto, delle performance di una valvola. Quella del meeting fiorentino rappresenta anche la dimensione giusta per presentare alcuni frutti dell’attivita’ di ricerca.

A mostrarli, nel corso dei panel informativi della mattina, sono Stefano Guarino, docente di Tecnologia meccanica, e Raffaello Cozzolino, che insegna Tecnologie energetiche sostenibili. Fra le novita’ illustrate, vengono menzionati il prototipo di uno scambiatore di calore realizzato con schiume metalliche o in rame in grado di rendere lo scambio termico piu’ efficiente, e sistemi innovativi per la finitura dei componenti meccanici e il loro lavaggio industriale. Un’altra solida realta’ e’ la poligenerazione, in grado di far interagire l’eolico e le fonti rinnovabili.

Prezioso e’ il contributo degli studenti, che vengono costantemente coinvolti nei progetti di ricerca: “Coadiuvati dal nostro supporto- spiega Cozzolino- portano avanti delle tesi di questo tipo sia per corsi di laurea triennali che magistrali nell’ambito dell’ingegneria meccanica, industriale o civile ed elettronica”. L’ultimo esempio e’ di uno studente, ‘tesista’ che ha curato il progetto su dei nuovi accumulatori termici. Una invenzione che prefigura una possibile applicazione nei veicoli ibridi ed elettrici.

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