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Amazon taglia i precari da riassumere, il governo invia gli ispettori

Dopo lo storico sciopero nel giorno del Black friday di un anno fa, gli accertamenti degli ispettori avevano stabilito che Amazon aveva utilizzato troppi addetti somministrati rispetto al consentito

Pubblicato:29-11-2018 12:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:50

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ROMA – E’ successo davvero: i lavoratori che Amazon avrebbe dovuto assumere sono stati invece ‘scaricati’, non richiamati neppure come addetti a termine. E ora il Governo vuol vederci chiaro disponendo nuove ‘indagini’.

Intanto viene confermata la denuncia dell’Ugl che ad inizio novembre raccontava come “i lavoratori che hanno rivendicato il diritto all’assunzione sono stati, proprio per questo, estromessi anche dalla precarietà e scientemente non più richiamati nemmeno più come somministrati”. Il Governo oggi conferma e con il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon annuncia che intende andare a fondo rimandando gli ispettori nel magazzino di Castel San Giovanni, nel piacentino, del colosso dell’e-commerce.


Dopo lo storico sciopero nel giorno del Black friday di un anno fa, gli accertamenti degli ispettori avevano stabilito che Amazon aveva utilizzato troppi addetti somministrati rispetto al consentito tra luglio e dicembre 2017: 1.300 in una prima rilevazione, poi 1.951. Tutti loro avevano dunque acquisito il diritto a rivendicare l’assunzione in pianta stabile. Che però è rimasta un miraggio con beffa, come denunciato dall’Ugl e come riscontrato dallo stesso Ispettorato.

Durigon, infatti, ha raccontato che l’Ispettorato nazionale del lavoro ha comunicato per posta “a ciascuno dei lavoratori la possibilità di far valere il proprio diritto al riconoscimento di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato in capo ad Amazon”.

All’Ispettorato del lavoro di Piacenza “numerosi lavoratori” hanno poi chiesto “ulteriori informazioni al fine di avviare vertenze”. Ma, lo stesso Ispettorato segnala che “risulta corrispondere al vero la circostanza secondo cui molti di questi lavoratori, a seguito di ricorso giudiziale, non sono stati confermati in servizio attraverso successivi contratti a tempo determinato”.

Rispondendo ieri in commissione alla Camera alla leghista Elena Murelli sul destino incerto dei lavoratori precari di Amazon, da assumere e manco riconfermati come precari, Durigon si è impegnato, “a nome del Governo, a richiedere all’Ispettorato ulteriori verifiche al fine di avviare una valutazione dei lavoratori in questione, procedendo caso per caso, alla luce anche del Decreto dignità che ha introdotto importanti novità per la riduzione del precariato e l’aumento delle tutele di tutte quelle categorie di lavoratori maggiormente esposte”.

Peraltro, segnala il sottosegretario “per ulteriore informazione, evidenzio che, nel mese di luglio, la società ha annunciato assunzioni in Italia a tempo indeterminato entro la fine dell’anno per non meno di 1.700 unità di personale”. Quindi, un ulteriore margine per agire sulle assunzioni ci sarebbe.

Intanto, la Regione Emilia-Romagna ha fatto sapere al ministero del lavoro che l’azienda ha calendarizzato nei prossimi giorni incontri con le Rsu e i sindacati per affrontare il tema dello scontro sui carichi e gli orari di lavoro. Su questi temi, a Castel San Giovanni, è stato indetto uno stato di agitazione con blocco degli straordinari fino a fine anno.

Durigon ha ringraziato per la vigilanza dei parlamentari su Amazon e i suoi lavoratori, e ribadito “che il Governo valuterà con scrupolo le indagini dell’attività ispettiva al fine di adottare le giuste misure e tutelare i lavoratori sia in riferimento alla tipologia contrattuale che in relazione agli orari di lavoro”.

E Murelli ha promesso nuove interrogazioni “qualora dovessero giungere ulteriori segnalazioni da parte dei lavoratori di comportamenti antisindacali dell’azienda”.

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